lunedì 10 gennaio 2011

Abbiamo accolto Max e Grazia

Per la quinta volta Max e’ con noi.
Max e’ chirurgo, ed e’ anche il referente per i volontari della Lombardia.
Lo ringraziamo di cuore per il fatto che continua ad amare Chaaria, e per questo, ha accettato di tornare ad aiutarci anche in questo nuovo anno.
Ha gia’ iniziato ad “operare”, e siamo sicuri che potra’ aiutare tantissima gente che si rivolge a noi per le patologie piu’ disparate.
Sua moglie Grazia e’ invece impegnata con i primi due orfani “della nuova gestione”: i bimbi per ora sono soltanto due, ma sono molto impegnativi. Si tratta infatti di un pretermine in incubatrice, e di un bambino denutrito, affetto anche da malaria e polmonite.
Ad entrambi auguriamo buon lavoro, e li ringraziamo di cuore per il prezioso servizio.

La comunita’ di Chaaria


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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