mercoledì 5 gennaio 2011

Wendi Karimi

Ringraziamo di cuore Daniel che ha deciso di prendersi cura di Wendi con l' adozione a distanza.
Si tratta di una simpaticissima bambina che non abita lontano dal Cottolengo Mission Hospital. E’ figlia di una donna vedova, la quale ha avuto la sfortuna di diventare anche emiparetica in seguito ad un ictus.
Le loro condizioni economiche, come potete immaginare, non sono rosee, ma con questo aiuto la madre potra’ certamente pensare alle tasse scolastiche, ai vestiti ed anche al cibo della bambina, che ora frequenta la quarta elementare presso la scuola della parrocchia di Chaaria.
La mamma di Wendi, che non parla Italiano, e’ scoppiata in lacrime quando le ho detto della adozione a distanza, e mi ha incaricato di assicurare la sua sincera preghiera per il buon samaritano che si prende cura di loro nella tremenda situazione di vita che si trovano ad affrontare.
Abbiamo da tempo anche dato un lavoro a questa donna vedova: in tal modo, con lo stipendio da una parte, e con l’adozione a distanza dall’altra, ci auguriamo che possano tirare avanti con una vita dignitosa.
Ancora grazie.

Fr Beppe Gaido e comunita’



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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