venerdì 25 febbraio 2011

Bravo Beppe!

Oggi, 26 febbraio 2011, la Comunità di Chaaria ha festeggiato fr. Beppe Gaido per il Premio Internazionale MEDICO dell’ANNO, conferitogli lo scorso 25 novembre 2010 dalla prestigiosa Scuola Medica Salernitana, che annualmente attribuisce il riconoscimento ad un medico che si sia particolarmente distinto nell’esercizio della professione in armonia con gli insegnamenti pastorali. La Scuola Medica Salernitana vanta una tradizione antichissima, essendo stata istituita precedentemente alle prime università italiane di Bologna e Padova, e la terra salernitana ha dato i natali a san Giuseppe Moscati, l’indimenticato medico santo del novecento. Pertanto questo Premio acquisice un significato particolare, ben sintetizzato nella motivazione: “per il grande lavoro portato avanti con abnegazione e sacrificio insieme ai suoi Confratelli, a beneficio delle popolazioni povere e bisognose di quella parte di Africa”. Per i volontari presenti è motivo di grande gioia condividere questa festa con Beppe, con sua mamma, e con la Comunita Cottolenghina di Chaaria. La Comunità intera è vincitrice del Premio, perchè ha affiancato e sostenuto fr. Beppe nel servizio ospedaliero rivolto ai poveri in sintonia con il carisma cottolenghino. E fr. Beppe, nel dedicarsi ai bisognosi come medico, ha sviluppato il servizio assistenziale con spirito missionario ed ecumenico. I volontari di Chaaria sono in buona parte medici e negli anni hanno potuto constatare come Beppe sia riuscito ad ampliare con successo le proprie conoscenze e la padronanza delle tecniche chirurgiche in terra di missione, dove le risorse sono più linitate, e come sia riuscito a mantenere un elevato livello di aggiornamento sugli orientamenti della moderna Evidence Based Medicine, anche con l’adozione delle più accreditate Linee-guida internazionali, applicate con scrupolo e discernimento non comuni nei Paesi occidentali. Tutto questo, senza imporre delle norme di comportamento clinico, ma dando continuamente il buon esempio di persona. Continua così, Beppe!

I volontari a Chaaria, 26 febbraio 2011




1 commento:

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio di vero cuore tutti. Sono commosso. Beppe


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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