venerdì 11 marzo 2011

Ringraziamo i volontari che partono

Di cuore ringraziamo il dott Ninni, odontoiatra, che oggi ci ha lasciato dopo due settimane di ottimo servizio e collaborazione nello studio dentistico.
Ringraziamo Anna Maria per il suo servizio amoroso presso i Buoni Figli. A loro auguriamo un buon viaggio di ritorno a Cagliari.
Domattina saluteremo anche il dott Erico Postini e la figlia dottoressa Silvia Postini, entrambi odontoiatri, i quali rientreranno a Torino.
Per loro il ringraziamento si estende, oltre che al servizio espletato per i nostri pazienti, anche per i nuovi strumenti con cui hanno arricchito il nostro ambulatorio odonto. Questi doni ci hanno fatti sentire importanti ed hanno migliorato ulteriormente l'immagine dell'ospedale.


Li ringraziamo per la nuova autoclave che e' in grado di sterilizzare gli strumenti necessari alla cura di un singolo paziente nel tempo brevissimo di tre minuti. Poi diciamo grazie per il distillatore d'acqua che e' necessario per il funzionamento di una autoclave tanto avanzata.


Li ringraziamo per il rilevatore d'apice, nuovo ed importantissimo strumento che la moderna tecnologia ci offre per ottimizzare le cure canalari conservative dei nostri pazienti. Mercy ha oggi imparato ad usare questo nuovo apparecchio, e credo che abbia compreso benissimo il suo valore ed il modo con cui usarlo.


Li ringraziamo per il molto materiale odontoiatrico di consumo da essi portato a Chaaria.
Per tutte queste cose il nostro grazie si estende a tutta la Associazione Volontari Mission Cottolengo, ed in particolare al dott Giuseppe Farnese, che, insieme al dott Postini, tanto ha fatto per giungere ad un gabinetto odontoiatrico tanto funzionale ed esteticamente attraente. Li ringraziamo per l'impegno che si sono assunti sia di mantenerci l'approvvigionamento del materiale che non troviamo qui in Kenya, sia per la volonta' di collaborare con Mercy in modo diretto, in modo da ottimizzare, migliorare sempre, e velocizzare le nostre prestazioni.
Un grazie particolare va poi alla dottoressa Anna Postini, specializzanda in Pediatria, per averci donato il bellissimo e funzionale nuovo riunito, che abbiamo collocato sulla seconda poltrona.
Ora, anche in presenza di un volontario e della nostra Mercy, saremo attivi sui due riuniti, in quanto anche la nostra unita' rotante e' stata riparata.
Ad Anna (ed al promesso sposo Olivier) un grazie infinito per aver rinunciato alle bomboniere dell'ormai prossimo matrimonio in maggio, ed averci donato invece uno strumento tanto moderno... e necessario.
Ringrazio ancora la Associazione Volontari Mission Cottolengo per aver riparato l'ablatore, che ci permettera' di riprendere il nostro servizio di detartrasi interrotto per un po' di tempo.
Ringrazio Dio di tutto questo fermento ed impegno per Chaaria. Per il Dott Postini si tratta di un impegno e di un sogno che con perseveranza egli coltiva da 16 anni... ma ora lo studio e' praticamente concluso. E devo dire che i risultati sono ottimi: e' veramente un bello studio.
Ci siamo lasciati ripromettendoci di iniziare ora a lavorare sulla collaborazione con Mercy, facendo di lei un'interfaccia diretta del dottor Postini e del Dott Farnese, per un lavoro di armonizzazione sempre maggiore nelle tecniche usate; per un piano di formazione che faccia crescere Mercy grazie all'esperienza del colleghi italiani... e magari anche per riprendere il discorso dell'odontotecnica della protesica odonto a Chaaria.
Un grande profeta dei nostri giorni diceva che chi smette di sognare e' un vecchio... ma noi di sogni per il gabinetto odontoiatrico ne abbiamo ancora tanti.

Fr Beppe

 

1 commento:

anna maria ha detto...

ciao. Sono io che ringrazio voi per l'opportunità che mi avete dato. Sento già la mancanza di Memè, Kenyu', Moruru di Chaaria e dell'Africa. Non pensavo che la nostalgia mi assalisse così velocemente. Grazie di cuore e spero di rivedervi presto.
Anna Maria


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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