lunedì 4 aprile 2011

Le lezioni per lo staff

Con regolarita' quasi svizzera continuiamo le nostre lezioni settimanali su argomenti sanitari. Il giorno e' ora cambiato. Non e' piu' il classico giovedi', ma il venerdi' mattina alle 8 in punto. Si tratta sempre di un momento molto bello ed atteso da tutto lo staff, per una formazione permanente e per uno scambio di idee e di conoscenze.
Non riuscirei certo a star dietro al grande lavoro di preparazione delle lezioni senza la preziosa collaborazione dell'amica Dottoressa Nadia Chiapello, che e' molto piu' veloce nel prepararmi le lezioni in power point, di quanto non lo sia io nel "digerirle", e poi offrirle al mio piccolo uditorio.
E' una parte un po' accademica della nostra settimana, una parte che ci aiuta a salvarci da una routine sempre piu' esigente e dura, e che ci obbliga a tenerci aggiornati e mentalmente elastici.
Sono poi molto contento tutte le volte in cui anche i volontari italiani partecipano alle lezioni: per me e' un incoraggioamento a continuare in questa attivita' cosi' importante che sempre si ha la tentazione di lasciare da parte con la scusa che abbiamo cosi' tanto lavoro, che si e' gia' cosi' stanchi e che non c'e' tempo a sufficienza per prepararsi.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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