mercoledì 8 giugno 2011

Bignamino clinico per Chaaria


HIV

vengono trattati i pz con
-conta CD4 < 350
e/o-stadio III, IV OMS
schema per i nuovi pazienti che inziano terapia antiretrovirale:
ZIDOVUDINE (AZT) 300   BD    +                                                                   
LAMIVUDINE (3TC) 150   BD    +    
NEVIRAPINE (NVP)  200   BD  
                                                          oppure
 
ZIDOVUDINE (AZT) 300   BD    +
LAMIVUDINE (3TC) 150   BD    +
EFAVIRENZ (EFV)  600   OD                                                    
                                                             oppure

TENOFOVIR (TOF)+ LAMIVUDINE (3TC)  1 tbl OD    +
NEVIRAPINE (NVP)  200 BD                                                                                  
                                                              oppure

TENOFOVIR (TOF) + LAMIVUDINE /3TC)  1 tbl OD   +
EFAVIRENZ  (EFV) 600 OD                                                                                    

I pazienti attualmente in terapia con STAVUDINE  (DT4) vanno valutati x gli effetti collaterali (neuropatia, acidosi lattica,lipodistruzione) , eventualmente cambiando la terapia.
Tutti i pazienti HIV positivi hanno una cronica terapia di prevennzione per la PCP, consistente in Seprin (o Bactrim) 960 mg OD
Quanto detto sopra serve comunque al volontario solo per comprendere quello che vedra’ gia’ prescritto da un clinical officer di nome Nyaga, il quale e’ l’unico incaricato di prescrivere la terapia antiretrovirale o di modificarla.
Questo perche’ i farmaci ci vengono dati gratuitamente da un programma governativo ed abbiamo bisogno di un sistema ferreo di rendicontazione e di reports, fino alla singola pastiglia. Nyaga e’ incaricato sia della parte burocratica che dei rapporti con le strutture governative.
Se il volontario si trovera’ nella necessita’ di iniziare una terapia antiretrovirale, contattera’ Nyaga il quale si incarichera’ sia della stadiazione che della conta dei CD4, che del regime terapeutico piu’ indicato.
Il regime terapeutico e’ fisso, e segue linee guida nazionali concordate con l’OMS, per cui nessuno le puo’ alterare... pena la sospensione delle sovvenzioni di farmaci all’ospedale. Nel campo sopra citato quindi il volontario monitorizzera’ le terapie gia’ prescritte per eventuali effetti collaterali, o contattera’ Nyaga nel caso ci sia bisogno di un test HIV o di una decisione riguardante l’inizio della terapia antiretrovirale. Importantissimo sara’ il lavoro del volontario nel controllare la aderenza alla terapia prescritta da parte del paziente, il quale tende a dimenticare l’assunzione dei farmaci.


TBC

mycobatterio Gram +, aerobio che può dare:
polmoniti, forme miliari, meningiti, adeniti (scrofola), pleuriti,pericarditi, forme renali,genitali,gastrointestinali,osee (Pott).
Dunque: sintomi molto vari, da tosse a perdita di peso, facile affaticabilità, diarrea,febbre,sudorazione ecc
Il complesso primario (Ghon) si localizza in genere nel lobo sup, più ventilato; se diminuisce la risposta immunitari si può avere la TBC post primaria
La terapia viene inziata, secondo le raccomandazione del Ministero della Sanità, quando ci sono 2 sputi positivi
Se solo un campione è positivo-->x ray
Lo stesso dicasi se i due campioni sono negativi, ma rimane il sospetto clinico: si manda il paziente per X Ray e poi lo si tratta come smear negative (escreato negativo) se la lastra e’ suggestiva di TBC.
Il test sull'escreato va ripetuto dopo 2 mesi dall'inizio della terapia (al termine della fase intensiva) ed all'inizio dell'ultimo mese di terapia.
I pazienti non vanno isolati in ospedale; se ricoverati, vanno isolati per le  prime 72 ore dall'inizio della terapia specifica
 
FARMACI:
S   streptomicina
H   isoniazide
R   rifampicina
E   etambutolo
Z   pyrazinamide
 
Abbiamo solo farmaci in combinazione fissa:
RHZ  = RiHaZ
RHZE = RiHaZ-E
RH    = RIFINAH

1) FASE INTENSIVA ADULTO  RHZE  OD  per 2 mesi        
2) MANTENIMENTO  RH  per 4 mesi      
La dose viene prescritta in base al peso corporeo. In eta’ pediatrica lo schema e’ il medesimo, ma non si usa etambutolo.
Anche per la tubercolosi vale quanto detto sopra per l’HIV. Quando un paziente ha avuto diagnosi di tubercolosi secondo il percorso indicato sopra, il volontario parla con Nyaga, il quale prescrive la dose e lo schema adatto.
Da tener conto che il regime puo’ essere diverso in caso di ricaduta tubercolare (inserimento della streptomicina), ma sara’ compito di Nyaga stabilire il regime e dare al governo tutti i reports necessari. Anche per la TBC siamo in regime di donazioni internazionali, per cui dobbiamo rendicontare ed attenerci completamente ai loro protocolli                         

EFFETTI COLLATERALI DELLA TERAPIA :
ittero, colorazione rossa delle urine,prurito,neuropatia


MENINGITE TBC:

LCR    -limpido
-WBC 50-500/m3, per lo più linfociti
- proteine elevate 100-200 mg/dl
- glucosio basso <40 mg/dl =1.8mmoli/l
- a volte Mycobatterio coloarbile con Ziehl Niellsen
- patognomonico il reticolo di Maya (formazione di raganatela dopo 15-30' in provetta)
TERAPIA :anti TBC + prednisolone (SNG) 1 mg/kg/die per tutto il periodo intensivo


TBC RENALE:
 urine  -microematuria
          -piuria
          -ph acido 5-6
          -su urina del mattino, Micobatt AAFB, Ziel Niellsen +
La TBC renale, come le altre forme extrapolmonari, richiedono la stessa terapia che per la TBC polmonare

Si aggiungono gli STEROIDI quando si deve evitare l'adesione di 2 foglietti: versamenti pleurici, meningite, pericardite.
   
                                                                                                                           
TBC in HIV+
-la rifampicina è antagonista della NVR
-se devono iniziare ARV, usare EFAVIRENZ
  

Maria Luisa Ferrando e Fr. Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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