mercoledì 1 giugno 2011

Malaria - Bignamino di Terapia per volontari (a cura di Marialuisa Ferrando)



MALARIA NON COMPLICATA:

I linea: COARTEM (artemeter-lumefantrine, AL)
pz > 35 kg: 4 tabs TDS 3/7

II linea: CHININO per os
10 mg/kg TDS 7/7 (dunque chinino 200 mg 3 tbls TDS pz > 48 kg)

Le ricadute dopo più di 14 giornivengono considerate reinfezioni e quindi vanno trattate nuovamente con farmaci I linea. Una malaria positiva entro i 14 giorni va considerata una recrudescenza, e quindi si passa al farmaco di II linea.


MALARIA SEVERA/COMPLICATA


(prostrazione, distress respiratorio, convulsioni, anemia < 5 g, insuff renale, edema polm, ipoglicemia < 2.2 moli,disordini elettrolitici, coma)

farmaco di prima scelta : CHININO I.V: passando poi alla somminsitrazione orale ASAP (as soon as possible)
- dose di attacco: 20 mg/kg (dose massima 1200 mg) in 500 cc destrosio 5% in 4 ore (MAI A BOLO).
- mantenimento: dopo 8 ore dall'inizio dell'infusione, 10 mg/kg (max 600 mg) in destrosio 5% 500 cc in 4 h (MAI A BOLO) ogni 8 ore.

Quando possono deglutire, passare a somministrazione orale fino a completare il ciclo di 7 giorni in totale;
se non possono assumere chinino per os, completare il trattamento con 3 giorni di AL


ATTENZIONE: 
- sia il chinino, sia AL possono dare aritmie-->dare AL come completamente del ciclo di chinino solo in assenza di cardiopatie
- il chinino può dare ipoglicemia
- non fare la dose di carico se il pz ha assunto chinino nelle 24 ore precedenti
- il mantenimento va ridotto al 50% dopo 48 h in caso di insuff renale
- il mantenimento va ridotto del 50% ab initio in caso di insuff epatica

CHININO I.M. (se impossibile reperire accesso venoso): stessa dose che per via I.V.

paziente >35 Kg: preparare la dilUizione come segue: 4 ml H2O distillata in una siringa da 10 ml + 600 mg (cioè 2 ml) di chinino. Si ottiene così una diluizione 100 mg/ml. Per via I.M. non somministrare più di 3 ml per ogni sito di iniezione. INIETTARE NELLA COSCIA E MAI NEL GLUTEO (RISCHIO DI DANNO ALLO SCIATICO)
36-40 kg --->4 ml (dunque in 2 siti diversi e non nel gluteo)
41-45 kg-->4.5 ml
46-50 kg--> 5 ml
51-55 kg--> 5.5 ml55      kg--> 6 ml

a fine giornata la quantità già preparata e non somministrata va buttata via.

Aggiungere a sceonda delle necessità destrosio, liquidi endovenosi, anticonvulsivanti, eventualmente antibiotici (rischio di polmonite da alettamento + sepsi da Gram negativi da immunosoppressione).

ANTICONVULSIVANTI:

- diazepam rettale 0.5 mg/kg
- diazepam i.v. 0.3 mg/kg, ripetibile dopo 15' se i sintomi persistono
- copertura con phenobarbitone i.m. : carico 15 mg/kg, mantenimento 4-8 mg/kg OD per 2-3 giorni


IN GRAVIDANZA:

- In qualsiasi trimestre si puo' usare chinino orale 7 gg;
- nel 2 e 3 trimestre si puo' usare AL;
IL CHININO ENDOVENA IN GRAVIDANZA E' RISCHIOSO PERCHE' PROVOCA CONTRAZIONI E TRAVAGLIO PRETERMINE. IN CASO DI VOMITO INCOERCIBILE, IL VOLONTARIO SI RIFERISCA A FR BEPPE O AL DOTT OGEMBO.

- IPTP (trattamento intermittente preventivo in gravidanza nelle zone ad alto rischio): sulfadoxin 500 MG + PIRIMETAMINA 25 MG (SP, FANSIDAR), 3 tavolette all'inizio del secondo ed all'inizio del terzo trimestre.
IPTP SI DEVE FARE:
- in tutte le gravide in zone ad alto rischio;
- nelle donne gravide HIV+, anche se in terapia con antiretrovirali ARV;
- non somministrare SP nelle donne HIV+ in terapia cronica con cotrimoxazolo.
Ogni paziente deve ricevere almeno 2 dosi (almeno 3 dosi se HIV +) ad intervalli di 4 settimane.

Marialuisa Ferrando e Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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