giovedì 21 luglio 2011

Brian Muguna

Cari benefattori,
anche oggi sono venuto al Cottolengo Mission Hospital per ricevere parte delle vostre offerte. Lo so che i Fratelli le danno a mia mamma pian piano perche’ non si fidano tanto, e vogliono sempre vedere anche le ricevute di come i soldini vengono spesi per me. E questo e’ anche giusto nei vostri confronti!
Ma, come vedete, sia io che la mia mamma ora siamo ben vestiti. Io sono in forma e non sono certo denutrito.
Sono sempre molto contento del vostro sostegno e del bene che mi volete, anche se non ci siamo mai visti.
Cari benefattori, che Dio vi benedica sempre!
Per curiosita’: non pensate che la mia mamma si sia anche comperato un computer con i vostri aiuti economici: qui siamo nell’ufficio amministrazione dell’ospedale... magari i miei cari me lo acquisteranno quando andro’ all’universita’.
Un forte abbraccio... e contate sulla mia povera ma sicera preghiera di bimbo per ognuno di voi.
Anche i miei genitori vi ripetono il loro grazie.

Brian Muguna


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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