venerdì 2 settembre 2011

Il peso della responsabilità

A volte avrei proprio voglia di poter staccare anche mentalmente. La vera difficolta’ di Chaaria e’ che sono di guardia sempre, pure quando entro in camera mia e penso di andare a letto.
Sono dieci anni che non ho la certezza di avere una notte completa di riposo, ed anche quando non mi chiamano, mi rimane il peso sul cuore dei problemi che non sono riuscito a risolvere, dei casi difficili, e dei pazienti in bilico tra la vita e la morte. 
Quello che mi manca di piu’ e’ avere un primario sopra di me, a cui poter riferire i malati troppo difficili con i quali non so che pesci pigliare, o a cui chiedere un consiglio. 
Spesso il peso che ho sul cuore e’ molto piu’ pesante di quello che ho sulle braccia o sulla schiena. 
Non avere nessuno a cui domandare un parere alle 2 di notte quando sono davanti ad una giovane donna con una emorragia interna, avere sempre il dovere di prendere la decisione definitiva, spesso sta diventando un fardello veramente difficile da portare. 

Fr Beppe 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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