venerdì 9 settembre 2011

Interferenze positive da parte di un amico, riguardo alla profilassi antimalarica

Se posso permettermi di aggiungere due cose vorrei sottolineare che:

- da scheda tecnica il Malarone è attivo solo contro il P.falciparum; 
- esistono alcune evidenze, che il Lariam assunto per due sole settimane dopo il ritorno offrirebbe una protezione sovrapponibile al Lariam assunto per quattro settimane .... comunque le LG ed una
recente revisione Cochrane continuano a raccomandare le 4 settimane
- la doxicilina (Bassado) è comunque una tetraciclina, cioè fa parte di quel gruppo di antibiotici con cui i più vecchi sono stati praticamente allevati e alla fine non hanno ricevuto tutti 'sti gran danni: inoltre è uno dei prodotti indicati per la diarrea del viaggiatore, per le infezioni cutanee e per le enteriti maggiori .... inoltre altre tetraciline sono usate ancora in Italy per curare malattie sicuramente meno pericolose della malaria (p.e. l'acne) .... è attiva contro tutti e tre i ceppi di Plasmodio attaccabili dalla profilassi (il P. vivax mi risulta che non è suscettibile a nessuna, ma potrei sbagliarmi) anche se mi sembra che offra una protezione leggermente inferiore a Malarone e Lariam (80-85%)
- infine, opinione  un po' integralista, la foto sensibilizzazione è solo un problema da wazungu fanatici della tintarella.

Dr Ugo Montanari
(Kiboko)


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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