giovedì 27 ottobre 2011

Festa grande dai Buoni figli

E' stata la pioggia a portare qualche piccolo problemino alla grande festa che il nostro Superiore Locale Fr Roberto Trappa ha organizzato al Centro Buoni Figli. 
I ragazzi erano gia' tutti schierati attorno al tavolo imbandito al centro del cortile, quando un violento temporale ha obblicato a "ripiegare sul piano B" in tempo zero... pena l'essere completamente inzuppati da una pioggia che il cielo regalava a secchiate. 
Abbiamo trasportato di corsa le carrozzine nella sala TV... e la festa e' potuta iniziare ugualmente. 
Le ragioni per il ritrovo conviviale di oggi erano tre: 
1) Dare il benvenuto alla nuova Superiora delle Suore Cottolenghine, Sr Anselmina Muthoni, che nella foto vedete seduta vicino a Fr Beppe. 
2) Festeggiare ufficialmente e dare il benvenuto comunitario a Fr Albert che e' in Kenya per due mesi di "visita in famiglia", prima di rientrare in Italia a continuare la sua formazione religiosa. 
3) Celebrare l'onomastico del nostro amato Fiorenzo Meeme, la cui scheda e' apparsa sul blog alcuni giorni fa nella rubrica "Progetto Perle Nere". 
Oltre a Fr Roberto, che e' stato l'anima della celerazione odierna da lui voluta ed organizzata, e che purtroppo non vedete nelle foto, perche' ha scelto esser lui il fotografo... dobbiamo certamente ringraziare le volontarie presenti a Chaaria, e soprattutto Dolores che e' ritratta nella foto ai fornelli, per aver lavorato alacremente dal mattino presto, per rendere il ritrovo "dolcissimo" anche nel senso piu' letterale del termine. 
Il Santo Cottolengo diceva che "l'allegria non ha mai guastato la santita'... e quindi dobbiamo essere sempre lieti nel Signore"... ed e' proprio questo che abbiamo cercato di fare e di offrire ai nostri ragazzi oggi pomeriggio. 
La festa odierna e' stata, allo stesso tempo, un bel momento di famiglia, ed una occasione di promozione umana e di integrazione per i nostri ragazzi: infatti c'eravamo proprio tutti (religiosi, volontari, ospiti, dipendenti). 
E' stata una scorpacciata pantagruelica di ciambelle e di bibite, che hanno fatto bene all'anima senz'altro... anche se non sappiamo quanto abbiano giovato ai nostri livelli di colesterolo e trigliceridi. 

La comunita' di Chaaria 







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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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