sabato 1 ottobre 2011

Progetto Perle nere - Eric Gitonga

Nome: Eric Gitonga 
Data di nascita: 22/04/1980 
Tipo di disabilità: grave disabilità fisica dovuta a spasticità associata a disabilità mentale medio-lieve 
Data di accoglienza al centro: 6/11/1996 
Rapporti con la famiglia: abbandonato da entrambi i genitori, non riceve visite dai suoi famigliari che lo hanno completamente rifiutato 
Cenni biografici: per la sua vicenda di abbandono famigliare è molto difficile ricostruire la sua storia. I familiari rifiutano completamente Eric e non collaborano per nulla, anche se interpellati 
Note particolari: Eric ha una grandissima forza d’animo che gli permette di essere sereno nonostante la sua condizione. Molto sensibile ed emotivo, sa stringere relazioni amichevoli con gli operatori e i volontari del centro. La sua grave spasticità non gli impedisce una certa autonomia nei movimenti, in modo ingegnoso riesce a spostarsi con la sua carrozzina ... soprattutto per andare a vedere la televisione, che e’ la sua grande passione! 

Adottato da: M.Teresa Marghinesu Poddighe 



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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