lunedì 14 novembre 2011

Chaaria ortopedica


Stiamo crescendo anche in questo delicato settore della chirurgia, grazie all'impegno del Dr Luciano Cara e del gruppo "Karibu Africa" di Cagliari: ci hanno infatti ragalato tantissimo materiale, ed una strumentazione ortopedica quasi completa... e soprattutto il gruppo ci fornisce specialisti come Luciano, che quest'anno a Chaaria ci e' venuto 3 volte.
Oggi, oltre ai 5 cesarei ed alle 2 revisioni della cavita' uterina, con il Dr Cara siamo riusciti a fare un intervento di fissazione interna con placca per frattura scomposta di tibia, ed una fissazione interna con fili di Kirshner di frattura bilaterale malleoli di sinistra con lussazione posteriore del piede. 
Sono operazioni importantissime perche' permetteranno alle persone di tornare a camminare, e perche' normalmente hanno prezzi inarrivabili per la maggior parte della popolazione.
Si tratta quindi di un intervento che moltissimi possono sperare di avere solo a Chaaria. Anche per questo ripeto la sincera riconoscenza mia e di tutta la comunita' al dott Cara ed ai colleghi di Cagliari che con entusiasmo stanno attrezzando l' ortopedia di Chaaria... tra pochi mesi, tra l'altro, ci faranno avere un fluoroscopio che ci permettera' la radiologia intraoperatoria, consentendo di conseguenza operazioni per ora proibite.

Fr. Beppe



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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