domenica 25 dicembre 2011

Un prezioso regalo di Natale


Ringraziamo di cuore la Associazione di Trento AFRICA RAFIKI, per aver sponsorizzato un costoso ed efficace sistema di pannelli solari che ha reso il centro Buoni Figli completamente autosufficiente dal punto di vista elettrico.
E’ un apparato molto moderno che funziona benissimo, per cui non ci sono assolutamente differenze tra l’uso della corrente di rete e quello dei pannelli.
Il nuovo impianto ad energia solare prima di tutto risolve il problema dell’oscurita’, quando manca la corrente elettrica per molte ore e dobbiamo fermare il generatore per motivi di risparmio energetico.
Inoltre, anche quando c’e’ l’elettricita’, escludendo il centro dalla rete ed usando l’energia dei pannelli, possiamo risparmiare un bel po’ di soldi dalla bolletta.
Le foto allegate si riferiscono al momento della posa del sistema da parte di una multinazionale operante a Nairobi.
La missione di Chaaria ha anticipato il denaro, in quanto la Associazione  AFRICA RAFIKI doveva dimostrare con fatture e documentazioni ufficiali che il lavoro era effettivamente stato fatto, prima di ricevere i fondi dalla Regione. Ma gli amici del Trentino sono stati assolutamente di parola, e ci hanno rimborsato la spesa intercorsa.
Insieme ai benefattori italiani, sento il dovere di ringraziare fraternamente e sinceramente Fr Giancarlo che ha seguito con precisione e costanza tutte le pratiche burocratiche che hanno condotto ad un’operazione rapida e “trasparente”... condizione necessaria per il successo di ogni donazione internazionale decisamente consistente.
Al mio ringraziamento per AFRICA RAFIKI si unisce quello del Superiore Fr Roberto Trappa, dell’assistente sociale Fr Robert Maina, del catechista Fr Joseph Muchiri, di Sr Joan e sr Cecilia e del personale operante nel centro... e naturalmente quello dei ragazzi ‘diversamente abili’ che ora non dovranno piu’ ricorrere alla lampada a petrolio.
Buon Natale e felice anno nuovo a tutti i membri di AFRICA RAFIKI  ed alle loro famiglie.
I nostri auguri si uniscono alla promessa di una preghiera sincera.

Fr Beppe Gaido






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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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