lunedì 30 gennaio 2012

Alcuni dati del 2011

Nel 2011 i posti letto sono rimasti 160, ma la percentuale di occupazione e' ulteriormente salita con moltissimi mesi in cui abbiam dovuto mettere due pazienti per letto. 
Tra i servizi esistenti gia' nel 2010 bisogna segnalare un notevole incremento della attivita' di endoscopia digestiva, con circa 1100 gastroscopie e 98 colonscopie. 
I ricoveri ospedalieri sono stati 8980, mentre il numero dei pazienti ambulatoriali e' stato di 69000 circa. 
Le ecografie eseguite sono state 8130. Abbiamo registrato un grande aumento delle prestazioni di laboratorio, di quelle vaccinali e delle attivita' di follow up della gravidanza. In netto incremento anche la fisioterapia. 
E' inoltre iniziato anche un servizio di screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina. 
Per la maternita' il numero dei parti e' stato di 1823, mentre il numero dei cesarei e' stato di 504. 
Il totale delle procedure chirurgiche ha raggiunto nel 2011 le 2850. Per quanto riguarda il personale, i medici stabili sono 3, con molti volontari che vengono in aiuto. I clinical officers sono al momento 4, ma il turn over e' altissimo, e sono sempre giovani e nuovi. Al momento siamo molto in crisi con gli infermieri, che continuano ad andarsene. La media per il 2011 e' stata di avere 14 infermieri assunti, con un fabbisogno stimato di 25. 
Per alcuni mesi del 2011 abbiamo avuto 2 anestesisti, ma al momento ne abbiamo nuovamente solo 1. 
Globalmente nel 2011 abbiamo assistito ad un aumento del numero di pazienti: per esempio per le circoncisioni maschili e' stato un vero boom. Ma quel che abbiamo registrato e' soprattutto un incremento della gravita' dei malati che vengono a noi, ed una crescente complessita' delle problematiche mediche e chirurgiche che ci siamo trovati a dover risolvere. 
La complessta' ed il numero degli interventi chirurgici del 2011 per esempio non ha paragone con i dati del 2009-2010, anche grazie ad una migliore anestesia. In questo nostro sforzo sempre ringraziamo la Provvidenza che ci da' forza, la Piccola Casa ed i Superiori che ci sostengono, le Associazioni che per noi raccolgono fondi e ci sostengono, ed i tantissimi volontari che con noi si spendono giorno dopo giorno. 

Fr Beppe Gaido 


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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