sabato 28 gennaio 2012

Armando ed Emy


Dopo due settimane di ottimo servizio a Chaaria oggi ripartono per Ginevra (Svizzera) il dott Armando e la signora Emy.
Armando ha lavorato a tempo super-pieno come ginecologo, dividendosi tra consulenze, ecografie e sala operatoria. 
E' stato sempre disponibile per tutte le emergenze di giorno e di notte, collaborando ottimamente con tutti i volontari e con il nostro personale.
Emy è stata una presenza vigile e attenta da mane a sera in sala parto, dove si è prodigata come ostetrica a fianco delle nostre infermiere. 
Emy si è rivelata una presenza solidissima ed un vero punto di riferimento per il nostro staff.
E' stato bello averli con noi, e collaborare senza problemi, in un clima di piena affinità di pensiero e di ideali.
E' stato stupendo anche dal punto di vista della mondialità, che sempre più caratterizza il movimento di volontariato a Chaaria.
Grazie ad entrambi.
Ad Emy che non conosce l'italiano diciamo con cuore: thank you very much for what you have done for us. Thanks a lot for your service, for your kindness and for your wonderful personality which makes it very easy to work and to live with you. Please spread the news about Chaaria not only in Switzerland but also in England, so that many others may come to help us in future. We hope to see you again.

La comunità di Chaaria


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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