giovedì 2 febbraio 2012

Seminario del progetto Awake a Torino

Buongiorno,
mi permetto di estendervi personalmente l’invito al seminario del progetto AWAKE che si terrà a Torino, presso il Museo di Scienze Naturali, giovedì mattina prossimo 9 febbraio.
La mattinata torinese rappresenta un appuntamento significativo, incentrato sul Volontariato, per la realizzazione di AWAKE (Aging With Active Knowledge and Experience, Crescere mediante conoscenza ed esperienza attive) un progetto, siglato dal VSSP nell’agosto del 2011 e inserito nel programma LLP – Grundtvig Partenariati di apprendimento - che ha l’obiettivo di sostenere la mobilità europea e favorire la creazione di una solida rete tra i partner, che raggiungeranno Torino da Polonia, Lituania, Lettonia, Romania e Spagna.
Si tratta di un’occasione per conoscere organizzazioni eterogenee e affacciarsi a realtà nuove, tra cui molte dell’est Europa, in cui il Volontariato assume declinazioni e sfumature diverse. Sono infatti previsti momenti di discussione alternati a momenti conoscitivi delle Associazioni e delle attività da esse concretamente svolte (con traduzione consecutiva inglese/italiano).

Spero nella vostra partecipazione e vi chiedo la cortesia di diffondere la notizia presso le persone interessate.

Per ulteriori info e per confermare la partecipazione: 800 590000 o www.vssp.it

Cordiali saluti,

Consuelo Onida

G. Consuelo Onida
Consulente Area Progettazione
Centro Servizi per il Volontariato V.S.S.P.
Via Giolitti, 21 – 10123 Torino
Tel  +39 011 8138711       Fax +39 011 8138777

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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