sabato 24 marzo 2012

Profilassi antimalarica


Idealmente mi collego a due post gia’ preparati sull’argomento. In tali post i volontari potranno trovare le mie idée circa la necessita’ della profilassi e circa i problemi tra profilassi antimalarica e future gravidanze.
Con il post di oggi intendo rispondere ad alcune frequenti domande dei volontari su casi particolari.
1) Lunghezza della profilassi: idealmente bisognerebbe partire per Chaaria dopo aver gia’ testato la tolleranza od i possibili effetti collaterali al farmaco prescelto.  Quindi la profilassi andrebbe iniziata uno-due giorni prima del viaggio nel caso del malarone o della doxiciclina, e due-tre settimane prima nel caso del lariam. Dopo il ritorno a casa doxiciclina e lariam vanno continuate per quattro settimane, mentre il malarone solo per una settimana. La durata massima della profilassi in letteratura e’ due anni per lariam e doxiciclina. Per il malarone la licenza e’ per 28 giorni, anche se in letteratura si legge che puo’ essere usato fino ad un anno con cautela e dopo consulto con uno specialista. Io comunque preferisco attenermi alle line guida britanniche che consigliano una durata massima della profilassi di 6 mesi. Se il volontario dimentica di iniziare la profilassi con lariam due settimane antecedentemente alla partenza, lo assuma appena si ricorda ed almeno 1-2 giorni prima del volo… o appena arriva a Chaaria. Non raddoppi pero’ la dose, cosa che non assicura maggior protezione ed aumenta gli effetti collaterali.
2) Se il volontario soffre di epilessia, il lariam e’ controindicato.  In questo caso il farmaco migliore e’ il malarone, perche’ il metabolismo della doxiciclina puo’ essere influenzato dai farmaci antiepilettici.
3) Se il volontario ha iniziato a casa il lariam e poi sviluppa a Chaaria effetti collaterali importanti (il piu’ frequentemente osservato e’ a mio avviso l’insonnia), puo’ tranquillamente sospendere il lariam e passare al malarone, che a Meru troviamo a prezzi inferiori a quelli che pagate in Italia (manufatto in India). Se lo stesso volontario sta piu’ di 20 giorni con noi, gli consigliamo di sospendere il lariam e di assumere la doxiciclina, anch’essa disponibile nella nostra farmacopea.
Fr Beppe Gaido

 

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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