venerdì 4 maggio 2012

Chaaria News

1) Accompagnamo con l’amicizia e con la preghiera il Dr Pierantonio Visentin che e’ dovuto partire per l’Italia improvvisamente a motivo di problematiche di salute di sua figlia.
Pierantonio non sara’ a Chaaria per un mese, e certamente ci manchera’ molto il suo servizio sia in reparto che in ambulatorio. 
Mi manchera’ la sua presenza per il contro-giro serale delle ore 22, ma soprattutto sentiro’ la mancanza del suo esperto consiglio in campo cardiologico. 
Ci auguriamo che i problemi di salute della figlia possano risolversi per il meglio. 



2) Il nostro oculista Joseph Murithi ringrazia di cuore il Prof Alessandro Corsini ed il Lions Club sia per la puntuale produzione di occhiali da parte degli studenti, sia soprattutto per il grande miglioramento diagnostico che la lampada a fessura ha portato all’ospedale di Chaaria. 
Mi unisco al ringraziamento di Joseph ed ancora esprimo la mia profonda gratitudine. 


Fr Beppe Gaido 


Anche io ringrazio Chaaria, Fr. Beppe, il Dr Visentin e il Dr Joseph per la collaborazione; abbiamo potuto constatare che questa ha fatto molto bene anche a noi e si è sviluppata anche qui in Italia a vantaggio di tante persone povere che in questo momento hanno difficoltà a pagare gli occhiali da vista. In questo modo insegnanti, studenti e amici del Lions Club, tutti siamo cresciuti nella consapevolezza, nella responsabilità, nella dedizione; e ne siamo contenti. 
Alessandro Corsini

1 commento:

Prof. Alessandro Corsini ha detto...

Anche io ringrazio Chaaria, Fr. Beppe, il Dr Visentin e il Dr Joseph per la collaborazione; abbiamo potuto constatare che questa ha fatto molto bene anche a noi e si è sviluppata anche qui in Italia a vantaggio di tante persone povere che in questo momento hanno difficoltà a pagare gli occhiali da vista. In questo modo insegnanti, studenti e amici del Lions Club, tutti siamo cresciuti nella consapevolezza, nella responsabilità, nella dedizione; e ne siamo contenti.
Alessandro Corsini


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....