mercoledì 2 maggio 2012

Documentazione didattica sulla lingua swahili


STUDIO DELLA LINGUA SWAHILI
Materiale didattico reperibile presso:
Missioni Consolata
Corso Ferrucci, 14
10138 TORINO
tel. 011-4400400
Ufficio Adrema - S.re Angela e Miriam

1 - Gianluigi Martini – Erasto Colnel Mgalama
Corso di lingua swahili
Dialoghi – Nozioni di Grammatica
CD (files mp3 – Vocabolario in PDF stampabile - Canti)
 + Libretto pagg. 100
Ed. Missionari Consolata Torino 2007


2 - Gianluigi Martini – Erasto Colnel Mgalama
Corso di lingua swahili
Schede di apprendimento
(da abbinare alla Grammatica)
pagg. 102
(sintetizza con dialoghi, in modo deduttivo,
i primi 48 capitoli della grammatica)
Torino 2010


3 - Vittorio Merlo Pick
Vocabolario kiswahili-italiano
Italiano-kiswahili
pagg. 490 + 667
Ed. EMI Bologna 1978


4 - Gianluigi Martini
Kiswahili – Una lingua per l’Africa di domani
(monografia sulla storia, la letteratura e la lingua swahili)
pagg. 100
Ed. EMI Bologna 1984


5 - Gianluigi Martini
Mafunzo ya lugha ya Kiitaliano
Sarufi - Mazoezi - Maongezi - Kamusi
(Corso di lingua italiana)
pagg. 144
Torino 2011
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Materiale didattico reperibile presso:
CEV – Via Piscitelli 89-91
03036 Isola del Liri (FR)
oppure ordinabile in libreria

Maria Valtorta
Injili kama nilivyofunuliwa
I e II Volume
(traduzione dall’originale in lingua italiana:
Il Vangelo come mi è stato rivelato)
pagg. 466
Ed. Centro Editoriale Valtortiano
Via Piscitelli 89-91 - 03036 Isola del Liri (FR)
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Materiale didattico reperibile presso:
Hoepli via internet: www.hoepli.it
oppure ordinabile in libreria

Gianluigi Martini
Corso di lingua swahili
Grammatica – Esercizi - Dialoghi - Vocabolario
pagg. 544 + DVD
Ed. Hoepli


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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