mercoledì 9 maggio 2012

Il Padre generale della Piccola Casa


Nei giorni 8 e 9 maggio abbiamo accolto a Chaaria Padre Lino Piano, Superiore Generale della Piccola Casa, nella sua prima visita canonica dopo la recente elezione.
E’ stato uno stupendo momento di fraternita’ e di famiglia. Ci siamo stretti attorno al Padre e gli abbiamo espresso il nostro affetto fraterno, la nostra volonta’ di collaborare pienamente,  e di dare buona testimonianza al carisma del Cottolengo.
Con lui abbiamo pregato, discusso e condiviso bei momenti di comunione durante i pasti comunitari.
Padre Lino ha visitato la struttura con attenzione, per rendersi conto di persona dei nostri problemi, delle nostre difficolta’ e dei nostri ideali. Si e’ rallegrato con noi dei traguardi raggiunti, e si e’ reso disponibile ed aperto ad una programmazione futura che sia sempre orientata alla testimonianza dello spirito cottolenghino. Ci ha invitati ad una oculata gestione finanziaria della missione, in modo da poter usare sino all’ultimo centesimo per il bene dei poveri, e con il fine di puntare pian piano alla sostenibilita’ del progetto-Chaaria, anche nel caso dovessero venir meno i contributi della Casa Madre. Ci ha ricordato quanto gia’ sapevamo, e cioe’ che in Europa c’e’ crisi e ci sono difficolta’ economiche, ma ci ha spronati ad essere insieme oculati e coraggiosi nel servizio. Quello che ci ha rallegrato di piu’ e’ il fatto che Padre Lino ci ha confermato che “non dobbiamo mai mandare via nessuno per il fatto che non ha i soldi per pagare le cure”. Queste parole sono state per noi linfa vitale e balsamo per le nostre orecchie: ci troviamo in piena sintonia di intenti e di ideali con Padre Lino.
Ora e’ ripartito per Nairobi, dove incontrera’ altre comunita’.
Gli siamo molto grati per essere venuto a Chaaria, e per averci dato tanta attenzione e tanto incoraggiamento (lo abbiamo sentito veramente paterno!).
Un’altra frase che ci ha profondamente commosso e con cui desideriamo concludere questo breve diario della sua visita alla nostra comunita’ , e’ la seguente: “nessuno dubita che il servizio che portate avanti a Chaaria sia pienamente in linea con gli ideali della spiritualita’ cottolenghina. Il servizio che voi incarnate e’ importantissimo sia dal punto di vista sociale che carismatico”.
Grazie di tutto, Padre Lino.

Fr Beppe Gaido, Suore e Fratelli di Chaaria




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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