sabato 23 giugno 2012

Gruppi sanguigni a Chaaria


Il gruppo in assoluto piu’ frequente e’ quello 0 positivo, che e’ presente nel 70% dei nostri pazienti.
Il secondo in ordine di frequenza e’ il B positivo: tale dato dedotto dai nostri registri sembra in dissonanza con quelli degli altri ospedali del Meru dove il gruppo A si colloca al secondo posto.
A Chaaria viene quindi il gruppo A positivo, mentre l’AB positivo e’ decisamente raro.
Il Rhesus negativo rimane una eccezione e normalmente non abbiamo sangue in frigo con tali caratteristiche. In caso di bisogno urgente dobbiamo fare richiesta alla banca del sangue di Meru, sperando che abbiano qualche sacca con Rh negativo.
Il fatto che la maggior parte dei riceventi sia di gruppo zero crea delle enormi difficolta’ di reperimento dei donatori; ecco perche’ il governo insiste molto sul fatto che, nei limiti del possibile, non si trasfonda mai una sacca di gruppo zero ad un paziente di gruppo diverso.
Al momento ricorriamo al gruppo zero per trasfusioni a pazienti di gruppo diverso nel 18% dei casi. Il governo ci ha dato come target la riduzione di questa percentuale al 10% entro i prossimi tre mesi.

Fr. Beppe




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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