Tutte ritornano a Torino
oggi, dopo tre settimane di servizio nel nostro dipartimento di maternita’.
Grazia, specializzanda in
ostetricia e ginecologia, ha avuto una “full time immersion”, dividendosi tra
attivita’ chirurgica, ambulatoriale, di reparto, e di diagnostica ecografica.
Nel mese di settembre l’affluenza di donne con problemi ginecologici e’ stata
altissima, per cui pensiamo che la sua esperienza sia stata davvero piena e
gratificante. La ringraziamo per l’ottima collaborazione con il personale di
sala operatoria che ha reso la sua esperienza ancora piu’ bella: oltre ai tanti
cesarei abbiamo fatto insieme anche parecchie isterectomie, cisti ovariche ed
interventi vari. Non da ultimo l’ottima conoscenza dell’Inglese le ha permesso
pure di collaborare alle attivita’ formative con una lezione sulla malattia
pelvica infiammatoria, altamente apprezzata dal nostro staff.
Carla e Vera invece sono
ostetriche, ed hanno lavorato soprattutto in sala parto, aiutando pero’ molto
anche per la chirurgia. La maternita’ e’ stata sempre pienissima, pure a causa
dello sciopero dei medici che ancora continua. Abbiamo “mamme con il pancione”
dappertutto, ed ora anche la pediatria e’ stata per meta’ “affittata” alle
“antenatal mothers”. Abbiamo avuto parti a ritmo continuo, di giorno e di
notte, e spesso le due barelle a disposizione sono risultate insufficienti,
obbligandoci ad aggiungerne una terza di emergenza. Carla e Vera hanno anche
collaborato alle attivita’ ambulatoriali di visita prenatale, ed alla
vaccinazione dei bambini. Credo che un’ostetrica faccia sempre una bella
esperienza a Chaaria, perche’ la maternita’ e’ centrale nel nostro ospedale:
inoltre le ostetriche italiane (cosi’ come le giovani ginecologhe) hanno la
possibilita’ di cimentarsi con pratiche ormai dimenticate, come per esempio
ascoltare il battito fetale con la “trombetta”, misurare le settimane di eta’
gestazionale usando solo le dita ed il centimetro da sarta, dare indicazione sui
diametri pelvici basandosi esclusivamente sulla clinica. Carla e Vera hanno
dovuto seguire i parti senza cardiotocografo (al momento fuori uso), e
basandosi soltanto sul fetoscopio e sul partogramma. Sono state molto
indipendenti nella gestione del travaglio e del parto, oltre che nel riparare le
episiotomie.
Tutte e tre ci hanno
aiutato molto e ci auguriamo di poterle ancora incontrare a Chaaria nel
prossimo futuro per un tratto di vita insieme.
Auguriamo loro ogni bene
ed assicuriamo loro la nostra preghiera e la nostra riconoscenza.
Fr Beppe Gaido
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