sabato 13 ottobre 2012

Grazie Rita e grazie Ileana


Durante il caotico periodo dello sciopero dei medici, Rita Drago di Matiri ha sacrificato due sue volontarie ostetriche per venire in nostro soccorso.
E’ stato un grande gesto di solidarieta’ missionaria di cui ringraziamo di cuore la nostra amica.
Domattina all’alba, dopo tre settimane di ottimo servizio, tornera’ in Italia Ileana, ostetrica di Monza, la quale si e’ fatta in quattro per dare un servizio il piu’ qualificato possibile alle donne che da noi vengono per la maternita’.
Ileana non solo ha lavorato in sala parto ed in sala operatoria per i cesarei, ma si e’ resa disponibile a collaborare anche con la nostra “antenatal clinic” e con le attivita’ di vaccinazione dei bambini.
Ileana e’ una veterana del Kenya ed ha lavorato anche a Nkubu ed a Matiri, prima di Chaaria: proprio per questo non ha avuto alcuna difficolta’ di inserimento, e la ringraziamo di cuore per il grande lavoro fatto a Chaaria.
Per una settimana avremo ancora Valeria, l’altra ostetrica di Rita.
Grazie davvero per questo scambio tra missioni che hanno come unico scopo quello di servire i malati al meglio.

Fr Beppe Gaido 



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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