Mi chiamo Doreen. Sono stata a lungo ricoverata a Chaaria per una malattia
di cuore.
Nonostante le terapie e gli sforzi di tutti in ospedale, io non sono mai
migliorata veramente.
C’erano si’ dei giorni in cui mi sentivo piu’ in forma, ma in realta’ le
forze non sono mai ritornate, ed io sono rimasta sempre gonfia come un pallone.
Camminare era diventato un problema perche’ avevo il fiatone dopo due o tre
passi.
Da un po’ di giorni inoltre avevo notato un’altra cosa strana: se dormivo
sul fianco destro, mi si gonfiava la parte destra della faccia, e se mi giravo
dall’altra parte, dopo poche ore si spostava anche l’edema.
Da ieri mattina poi non sono piu’ riuscita a coricarmi: da sdraiata non
respiravo proprio.
A partire dalle due del pomeriggio non ricordo piu’ nulla: solo ora,
guardando la moviola del tempo qui dal Paradiso, mi rendo conto che ero fuori
di testa.
Non capivo quando mi parlavano, mi alzavo e strappavo la flebo, dicevo
frasi senza significato alcuno. So che Beppe ha provato a cambiare tutte le
medicine, mi ha chiamato forte, ha provato a farmi ritornare allo stato di coscienza...
immaginate che non l’ho neanche visto.
Poi e’ venuta la Suora che ha voluto battezzarmi... anche se ora,
ripensandoci da angioletto, mi viene da ridere, perche’ Dio Padre mi avrebbe
accolta lo stesso, anche senza quelle poche gocce d’acqua sulla mia fronte
madida di sudore freddo. Ma so che quelle preghiere della Sorella mi hanno
comunque aiutata nella mia scalata al cielo che è sempre impegnativa.
Alla sera, siccome non potevo sdraiarmi, le volontarie, con una delicatezza
veramente speciale, mi hanno voluto portare in cameretta singola e mi hanno
messo su un lettino cardiologico (quelli con lo schienale rialzabile): anche
cosi’ pero’ io non ce la facevo a sdraiarmi. Sulla moviola ora posso vedere che
sono stata agitata tutta la notte: e’ sempre difficile lasciare questa vita
terrena, anche per un bambino che dalla sua esistenza non ha avuto che croce e
dolore; e’ l’istinto di sopravvivenza... proprio non vuoi saperne di morire,
anche se lo sai che il Paradiso e’ molto meglio per te. Alla fine pero’ ero
troppo stanca, e quando sorella morte mi ha chiamata verso le 6 di stamane, io
non ho opposto resistenza ed ho accettato di camminare insieme a lei verso il
sole che non conosce tramonto.
Adesso sono nella Luce.
Se conosceste quanto e’ bello il posto in cui mi trovo, non sareste
tristi... “se mi ami non piangere” dice una poesia che a me e’ piaciuta tanto,
quando Beppe me l’ha letta. D’ora in avanti, quando guardate le stelle in
cielo, pensate che una di loro si chiama Doreen: vi guarda, prega per voi, vi
ringrazia e non si dimentichera’ mai di quello che per lei avete fatto durante
la sua breve esperienza terrena.
Un angioletto passato da
Chaaria
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