Quando penso ai pazienti di Chaaria, che ti guardano con quello sguardo così profondo, con una enorme fiducia nelle tue capacità, essi mi paiono quasi come un bimbo che si attacca al seno della mamma e che mai dubiterebbe di essere nutrito da latte avvelenato o inefficace …
Quando mi torna in mente la grandissima dignità con cui vengono alla visita, con i loro semplici vestiti, scelti comunque tra i "vestiti buoni", proprio per la solennità e il rispetto con cui compiono il viaggio per raggiungere il dottore bianco che certamente potrà fare qualcosa per loro, quasi mi chiedo perche’ tanta fiducia in me... e questa fiducia è talmente infinita che quasi negli ambulatori non ci si sta...
Quando chiedo, con una punta di disagio, ad una giovane puerpera di poterla visitare, e la vedo svestirsi candidamente, senza paura e con semplicita’ disarmante, mi sento riempito di un tremendo senso di responsabilita’, per non tradire mai tale innocente abbandono che mi accoglie nell’intimita’ piu’ custodita della persona, che in quel momento ha bisogno del mio ruolo curativo.
Vivo esperienze simili ogni giorno; sono cose che non hanno prezzo perchè sono davvero impagabili e ti danno molto di più della stanchezza che provi, dell'impegno quotidiano notte e giorno, del fatto che hai rinunciato ad una carriera e ad una posizione forse prestigiosa in patria; sono percezioni che ti riempiono l’anima della vera essenza della vita stessa: il rapporto profondo tra esseri umani, l'empatia e la grande compassione (nel senso letterale del termine… non pietismo; bensi’ dal latino “cum patire”= sentire con) che sviluppi verso la sofferenza delle persone, e che poi ti spinge a dedicarti al prossimo.
Lo so che tale compassione non e’ un sentimento completamente altruistico; in qualche modo comprende anche un po’ di egosimo, proprio per il benessere che ti da’… ma e’ sempre uno scambio!
Tutti questi sentimenti ed emozioni non sono che una briciola di quel che per me umanamente significa il servizio dei malati.
Certamente ricevo moltissimo, e sono profondamente convinto che quanto ricevo e’ molto di piu’ di quanto riesco a dare.
Fr Beppe Gaido
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