Sasia e’ una ragazzina alta e smilza di
Marsabit.
E’ arrivata a Chaaria con una enorme massa
del bassoventre.
I genitori dubitavano una gravidanza che la
giovane pero’ negava vigorosamente.
All’ecografia e’ venuta fuori la verita’
immediatamente: non si trattava di un bimbo, ma di una enorme massa uterina del
diametro di almeno 25 cm.
La mamma e’ stata molto decisa a volere che
la figlia venisse operata a Chaaria, e non ne ha voluto sapere di tornare a
Marsabit per venire nuovamente quando ci saranno i chirurghi italiani a
gennaio.
Le ho spiegato che non sarebbe stato
assolutamente facile rimuovere quel mostro e salvare l’utero… e, visto che Sasia
era una adolescente, cio’ avrebbe potuto significare una infertilita’
permanente.
Neppure queste mie recriminazioni hanno
fatto cambiare idea alla madre. Sasia poi mi e’ apparsa sin dall’inizio una
donna matura e molto collaborativa.
Abbiamo fatto l’intervento ieri, giorno di
Santo Stefano.
Quando ho aperto la cavita’ peritoneale ed
ho estratto quel pallone da calico che era l’utero, mi sono per un attimo
scoraggiato, ma poi ho deciso di tentare la miomectomia (cioe’ l’estrazione
della massa con risparmio dell’utero).
Come sempre, la mano del Signore ci ha
sostenuti ed il fibroma pian piano si e’ snocciolato senza causare emorragia
massiva.
Sono stato a distanza di sicurezza dalle
tube di Falloppio, e, con enorme soddisfazione, ho notato come il fibroma fosse
in realta’ intramurale (cioe’ completamente indovato nello strato muscolare)…
la cavita’ endometriale era quindi del tutto integra, lasciando grosse speranze
per la futura fertilita’ della giovane paziente.
La chiusura dell’utero e’ stata piuttosto
laboriosa: abbiamo suturato in vari strati che dovevano anche costituire
l’elemento principale dell’emostasi.
E’ stata una indescrivibile soddisfazione
vedere il fibroma sul tavolo operatorio, e l’utero della paziente ricostruito e
ritornato alle dimensioni naturali per l’eta’.
Anche mostrare il pezzo operatorio alla
madre ed assicurarla che la sua Sasia stava bene e’ stato un bellissimo momento
che ci ha ricompensati di tutta la nostra fatica.
Oggi la malata e’ stabile ed e’ gia’ seduta
nel letto.
Fibromi di queste dimensioni ad una eta’
tanto giovane sono estremamente rari… ed in effetti anche per me e’ la prima
volta che ne vedo uno cosi’ grande in una adolescente.
Fr Beppe Gaido
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