Beh, semplicemente ti vogliamo dire che, se il sogno della sala operatoria si è realizzato è solo grazie alla tua tenacia e costanza. Certamente siamo grati a tutti i donatori e a tutte le persone che in questi anni hanno contribuito e lavorato per questo progetto, ma vogliamo dirti che nel nostro cuore sappiamo che senza la tua costanza non si sarebbe mai realizzato! Tanti hanno sognato, ma solo tu per più di dieci anni hai lottato ogni giorno perchè questo sogno diventasse realtà: GRAZIE! Grazie a nome nostro che siamo fieri di poter lavorare in questo ospedale, grazie a nome dei donatori che hanno potuto vedere i loro sacrifici concretizzarsi in qualcosa di concreto ma soprattutto grazie a nome di tutti i pazienti e i poveri che possono usufruire un servizio migliore. Il Signore continui a darti la forza e la grazia per continuare a lottare ogni giorno affinchè il sogno di Chaaria si possa realizzarsi.
domenica 6 gennaio 2013
Easy is to dream every night, difficult is to fight for a dream
Beh, semplicemente ti vogliamo dire che, se il sogno della sala operatoria si è realizzato è solo grazie alla tua tenacia e costanza. Certamente siamo grati a tutti i donatori e a tutte le persone che in questi anni hanno contribuito e lavorato per questo progetto, ma vogliamo dirti che nel nostro cuore sappiamo che senza la tua costanza non si sarebbe mai realizzato! Tanti hanno sognato, ma solo tu per più di dieci anni hai lottato ogni giorno perchè questo sogno diventasse realtà: GRAZIE! Grazie a nome nostro che siamo fieri di poter lavorare in questo ospedale, grazie a nome dei donatori che hanno potuto vedere i loro sacrifici concretizzarsi in qualcosa di concreto ma soprattutto grazie a nome di tutti i pazienti e i poveri che possono usufruire un servizio migliore. Il Signore continui a darti la forza e la grazia per continuare a lottare ogni giorno affinchè il sogno di Chaaria si possa realizzarsi.
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido