sabato 5 gennaio 2013

Una festa meravigliosa

La celebrazione e’ stata davvero stupenda, piena di colori e calore umano.
La gente era tantissima, ed ha dimostrato con una intensa partecipazione tutto l’affetto che ha per Chaaria.
Le danze durante la Messa sono state curatissime, ed il coro della parrocchia ha cantata davvero benissimo. L’omelia di Father Phylip e’ stata breve ed incisiva ed ha colto nel segno della realta’ di servizio di Chaaria.
Il taglio del nastro, lo scoprimento delle lapidi commemorative, la benedizione dei locali si e’ svolta con entusiasmo tra i canti e le danze della gente.
Abbiamo anche piantato tre alberi commemorativi: piantare un albero significa segnare l’inizio di una nuova vita che dovra’ poi continuare a crescere e svilupparsi per molti anni a venire.
Una pianticella e’ stata piantata ed innaffiata da Father Mbiko e dal Consigliere politico della nostra zona, come segno del sostegno della Chiesa locale e delle autorita’ civili.
Il secondo e’ stato piantato dai nostri donatori (l’Associazione Volontari Mission Cottolengo e la Associazione Volontari Sardi Karibu Africa): sono stati loro a permetterci di costruire la sala, che e’ stata completamente pagata dalle loro generose offerte.


Il terzo virgulto lo hanno piantato Don Angelo Bovo, Sr Francesca Moiana e Fr Giuseppe Meneghini, a nome di tutti i superiori della Piccola Casa, che hanno benedetto ed approvato il progetto della sala operatoria.
Abbiamo quindi servito il pranzo per tutti nel cortile dei Buoni Figli: tutti hanno potuto mangiare a sazieta’ e godere ancora delle danze tradizionali animate dai parrocchiani di Chaaria.
E’ stata una festa stupenda e commovente.
Ancora una volta abbiamo toccato con mano che la gente ci vuole bene, che apprezza il servizio da noi offerto per la povera gente del Kenya e che si fida del nostro lavoro sempre piu’ qualificato e sempre piu’ impegnativo.
Oggi voglio anche dire grazie a tutti coloro che hanno lavorato e si sono spesi per l’ottima riuscita di questa giornata. Non li cito per paura di dimenticare qualcuno… ma Dio conosce i loro nomi!
Un grazie particolare va a Fr Giancarlo che per due anni, da solo, ha portato il peso di seguire i lavori di costruzione: io mi sento il fruitore di un grandissimo dono, dietro al quale sta il lavoro ed il sacrificio di innumerevoli persone che solo Dio potra’ ricompensare.

Fr Beppe Gaido












 





Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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