Oggi
vi offro una citazione tratta da un libro scritto negli anni '70 da un chirurgo
volontario impegnato in prima linea in un ospedale del Kenya. A me ha fatto
molto piacere leggerla, e ve la offro sia come omeggio all’autore, sia come risonanza
su Chaaria:
“Bush”
(la «brousse» nell’Africa francofona) è per definizione la sterminata campagna
incolta del continente africano.
Bush Hospitals (hopitaux de
brousse, up-country hospitals, rural hospitals) sono quegli innumerevoli
ospedali missionari o statali sparsi nel bush, isolati, separati dalle comunità
più grandi da strade malagevoli, sovente da piste impraticabili durante la
stagione delle piogge, dotati di corrente elettrica per mezzo di un generatore
autonomo a nafta, poveri di acqua potabile.
Il
tipico bush hospital ha 50-100 letti, un solo medico, raramente due, e uno
staff locale non qualificato, guidato negli ospedali missionari da due, tre
religiose europee in genere infermiere diplomate. Molto raramente è disponibile un apparecchio radiologico.
I compiti e le funzioni del
bush hospital sono molteplici:
1)
innanzitutto esso è l'unico Pronto Soccorso, l'unico rifugio sanitario al
servizio di una popolazione enorme, dispersa su un'area immensa, che ad esso
per lo più può arrivare soltanto con lunghi viaggi disagevoli, a piedi, a
spalle di un congiunto, su una bicicletta, nel cassone di un autocarro, nella
land-rover squassata della Polizia o di un turista di passaggio, su un
lentissimo bus. Il bush hospital deve pertanto fare fronte a tutte le emergenze
mediche, chirurgiche, ostetriche, traumatologiche, rese usualmente più gravi
dal ritardo con cui il paziente arriva e dai disagi del viaggio;
2)
in secondo luogo l'ospedale deve curare le malattie acute e croniche che
richiedono un riposo a letto, una terapia e un controllo protratto nei giorni,
oppure uno studio diagnostico più impegnativo. Per questo necessita anche di un
laboratorio al quale può essere destinato il più brillante dei suoi infermieri
dopo un periodo di addestramento. Ai malati cronici, quali i tubercolotici ad
esempio, si deve assicurare una cura protratta ambulatoriale e domiciliare al
termine del ricovero ospedaliero;
3)
nello stesso tempo il bush hospital ha una divisione ostetrica a cui
affluiscono prevalentemente casi di patologia ostetrica, fra cui le
frequentissime emorragie abortive e post-partum, le gravide ad alto rischio, i
pregressi cesarei, e poi le donne più evolute della collettività;
4)
contemporaneamente gran parte del tempo è assorbito dall'attività di routine
dell'ambulatorio ove si cura la più comune frequentissima patologia acuta
(malattie da raffreddamento, gastroenteriti minori, esantemi infantili meno
pericolosi, ecc.);
5)
ma il bush hospital è pure l'unica struttura sanitaria della zona e alla sua
gente così lontana deve andare incontro, rendersi più accessibile e
disponibile, uscendo periodicamente per i villaggi dei dintorni e offrendo con
una ambulanza un mezzo di trasporto per i malati e per i loro congiunti da e
per l'ospedale; ancora, all'ospedale di bush è affidata la funzione socialmente
più importante, la prevenzione.
Di qui il compito di svolgere
un'educazione sanitaria e igienica, insegnando ad esempio le norme della
profilassi delle malattie infettive e parassitarie e delle malattie
nutrizionali frutto di povertà ma anche di errate abitudini alimentari. Questa
attività preventiva si esercita anche nelle visite prenatali alle gravide, nel
periodico controllo dei bambini più piccoli (pre-school clinic) e nelle
vaccinazioni infantili, nelle vaccinazioni di massa in corso di epidemie.
Questo
sommario elenco delle funzioni dell'ospedale di bush e quindi dei compiti del
medico che vi lavora e che ne è responsabile dà un’idea della complessità di
questo lavoro" (Merlo - "Chirurgia Pratica”).
Pur
essendo stato scritto molti anni fa, non vi sembra una bella descrizione di
Chaaria?
Fr Beppe Gaido