venerdì 23 agosto 2013

Ad un passo dal cuore

Carissimi amici,
umilmente vi chiedo se mi aiutate a diffondere il libro che ho scritto su Chaaria. E' un diario che va dal 1998 fino al 2011. 
Sono storie vere, a volte drammatiche, sempre cariche di dedizione e di donazione. 
Nel libro i veri protagonisti sono i malati, con le loro storie ed i loro drammi.
Vorrei che il libro fosse una semplice testimonianza di quello che abbiamo tentato di fare da quando Chaaria non aveva che un piccolissimo dispensario senza neppure un posto letto, fino ad oggi.
Desidererei che il libro fosse la testimonianza del nostro sogno per Chaaria, un sogno di donazione e di servizio, che vorrebbe fare eco al sogno di Martin Luther King nell’anno in cui celebriamo il cinquantesimo del suo famoso discorso: “we have a dream”.
Il libro e’ anche la testimonianza di tutte quelle “stelle marine” che abbiamo salvato dal bagnasciuga ributtandole in mare. Sono vite salvate ed a volte vite perse nonostate tutti i nosri sforzi. Sono il mondo di Chaaria che offro alla vostra lettura. 
E' un assaggio della vita dura di un ospedale missionario rurale in cui ci battiamo contro tantissime malattie avendo a disposizione pochissimi mezzi, in cui mancano sempre i soldi o per gli stipendi o per le medicine, ma in cui il nostro scopo e’ di donarci completamente, mettendo a disposizione le nostre vite, le nostre forze, le nostre competenze ed il nostro cuore.
Chaaria e’ un ospedale rurale che e’ nato con me e che e’ cresciuto con la generosita’ di tanti benefattori. Anche questo libro e’ nato per far crescere l’ospedale e soprattutto per migliorare il nostro servizio a chi e’ nel bisogno.
I beneficiari della vendita del libro sono ancora i nostri malati. 
I diritti d’autore miei e di Mariapia Bonanate infatti saranno completamente devoluti alla costruzione della nuova maternita’ di chaaria
Chi e’ stato a chaaria sa quanto siano stipate le nostre partorienti e come le condizioni abitative in ospedale al momento non siano delle migliori.
Se lo leggerete e lo diffonderete, ci aiuterete concretamente a portare avanti anche quest’altro tassello nel nostro sogno per chaaria: dare alle nuove mamme un’accoglienza adeguata in un ambiente idoneo nell’importantissimo momento della nascita di una nuova vita.
Gli estremi del libro sono:

Beppe gaido
con mariapia bonanate
"ad un passo dal cuore"
editrice San Paolo

Il libro lo troverete presso le librerie delle edizioni paoline oppure online a www.libreriadelsanto.it 
Grazie di cuore a tutti quelli che lo leggeranno.

Un grazie anticipato


fr Beppe Gaido

1 commento:

Dott. Ugo Montanari ha detto...

Io l'ho già preso e già letto (avidamente) e ne sto parlando in giro.
Non posso dare un giudizio obiettivo: sono troppo ben disposto nei confronti dell'iniziativa, di Chaaria e di baba Beppe per essere obiettivo.... è difficile vedere i difetti in ciò che si ama.
Tuttavia, anche a voler essere ipercritico, non riesco a trovare un solo valido motivo per cui non debba avvincere, commuovere e coinvolgere il lettore come è accaduto a me.
... oltretutto non sono chiacchiere, teorie, propositi o "discorsi programmatici": sono tutte storie e vicende reali di persone che vivono, soffrono e muoiono ... e baba Beppe scrive in un modo estremamente diretto e comprensibile (forse proprio perchè racconta fatti)


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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