martedì 6 agosto 2013

Amedeo!


Domenica scorsa ho partecipato con gioia ed un pizzico di emozione al battesimo del piccolo Amedeo, che vedete nella foto.

Valentina e Lorenzo, genitori di Amedeo, hanno deciso di chiedere a parenti ed amici di non fare regali per il battesimo, ma di devolvere l’equivalente per il nostro ospedale di Chaaria.

Da anni sono legato da una profonda amicizia con Valentina e Lorenzo, che come tutti i sinceri rapporti ci ha fatto condividere momenti belli della nostra vita e ci ha permesso di sostenerci in periodi difficili.

Abbiamo deciso di utilizzare la somma raccolta per l’acquisto di un concentratore d’ossigeno, che intendiamo mettere in sala parto. Questo strumento aiuterà molti neonati che nascono con difficoltà respiratorie. Chi conosce la storia di Amedeo capisce questa nostra scelta.




Di cuore ringraziamo Valentina, Lorenzo, Amedeo e tutti quelli che hanno generosamente contribuito. Non possiamo fare altro che promettervi la nostra preghiera e il nostro ricordo.

Speriamo che un giorno Amedeo, con i suoi genitori, possa venire a Chaaria a vedere di persona il concentratore d’ossigeno che acquisteremo.



Fratel Giancarlo a nome di tutta la comunità di Chaaria

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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