mercoledì 21 agosto 2013

Benvenuto, Giancarlo... Grazie ai volontari

Carissimo Fr Giancarlo,
è con grande gioia che ti riaccolgo a Chaaria. Mi sei mancato moltissimo, sia come fratello che come insostituibile collaboratore e braccio destro. E’ stata dura per me occuparmi, seppur parzialmente, dell’amministrazione, della manutenzione, della shamba. 
E’ stato molto stressante affrontare da solo i periodi di mancanza di corrente, i problemi con i generatori e la continua spada di Damocle delle pompe dell’acqua. 
La gestione economica, il rapporto con le banche, i problemi del personale, mi hanno dato veramente del filo da torcere. Grazie dunque per essere tornato. Mi dispiace che per un mese dovrai essere tu da solo in quanto a breve dovrò andare in Italia anche io a motivo del Capitolo Generale dei Fratelli. 
Ti penserò e capirò tutto quello a cui andrai incontro in quel mese della mia assenza, perchè ormai Chaaria non è più gestibile da una persona sola. 
Bisogna essere almeno in due e potersi parlare, scambiare idee, darsi consigli ed incoraggiamenti. Come hai fatto anche tu, ti prometto che non ti abandonerò, prima di tutto con il pensiero e la preghiera, ma poi anche con ogni aiuto che la connessione internet ci permetterà di scambiarci. Bentornato a Chaaria di vero cuore!



Ed ora un pensiero a voi, carissimi Ilaria e Mattia: siete stati un regalo inaspettato per Chaaria. 
La vostra missione di volontariato è Gatunga, ma Sr Florence ha voluto che poteste assaggiare anche i ritmi di Chaaria. 
E’ stata solo una settimana, ma penso che un’idea ve la siate fatta del nostro servizio, del nostro impegno e della mole di lavoro che affrontiamo tutti i giorni. Siete stati testimoni della nostra dedizione, dei nostri successi ed anche delle nostre sconfitte (vedi il caso di ieri pomeriggio). 
Ma la vita in un ospedale missionario è dura. Si lotta ogni giorno con la morte, si tenta di strapparle quante più vite sia possibile, e non sempre si riesce in tale intento. 
Le giornate di Chaaria sono monotone, anche al sabato ed alla domenica: certo sono meno gratificanti per certi aspetti delle uscite nei villaggi e dei “mobile clinic”. 
Però Chaaria è l’unico pronto soccorso con potenzialità chirurgiche ed ostetrico-ginecologiche nel raggio di una novantina di chilometri, verso il Tharaka. 
Ecco perchè per noi è importante essere sempre qui, sempre aperti, di notte e di giorno. Ora che siete tornati a Gatunga, pensateci, e, in caso di ogni complicazione che non riuscite a gestire, sappiate che noi siamo sempre aperti e pronti ad accogliere i vostri malati.
Grazie di tutto e buona vita, sia a Gatunga per il proseguimento del vosro volontariato, sia poi in Italia per la conclusione dei vostri studi di Medicina e Chirurgia.


Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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