Caroline Wanja è la nuova orfanella che la Divina
Provvidenza ci ha mandato ieri sera. E’ una bimba di circa tre mesi che ci
viene affidata da Sr Anselmina dell’orfanotrofio di Nkabune.
Sappiamo pochissimo di lei. Le scarse notizie ricevute dalla
suora sono che la madre è morta circa una settimana fa in seguito ad una
psicosi puerperale che l’ha distrutta poco alla volta fino alla sua dipartita.
Pare che anche il padre sia affetto da disturbi psichiatrici, ragion per cui
alcuni “Buoni Samaritani” hanno chiesto l’aiuto della diocesi attraverso
l’orfanotrofio.
Come al solito, noi entriamo in gioco perchè la piccola è
troppo esile per sopravvivere nella struttura di Nkabune. La accogliamo
volentieri e cercheremo di fare del nostro meglio per farla crescere sana e
forte, fino al giorno in cui Sr Anselmina verrà a riprendersela.
Un sincero
benvenuto a Caroline nella piccola famigliola degli orfanelli di Chaaria.
L’ultima venuta del nostro piccolo orfanotrofio è diventata
orfana oggi stesso quando la sua mamma è morta nel nostro ospedale sopraffatta
da una grave forma di malaria e di sepsi puerperale.
Da giorni stavamo cercando
di salvare la vita di quella giovane mamma con tutti i farmaci a nostra
disposizione, ma non ce l’abbiamo fatta e lei ha smesso di respirare stasera
alle 17.30, lasciandoci la sua piccola di sei giorni, ancora senza nome. La
defunta aveva solo 21 anni ed era molto povera. Non abbiamo contatti telefonici
con la famiglia, che abita comunque molto lontano.
Dobbiamo quindi aspettare
che qualcuno venga a Chaaria, e daremo loro la tragica notizia. Essi ci diranno
poi anche cosa fare con questa nuova orfanella.
La vicenda di oggi mi ha molto turbato, come mi accade ogni
volta che perdo una paziente giovane. Oggi poi ho tentato anche la rianimazione
con ambu, con massaggio cardiaco ed adddirittura con defribrillazione... ma è
stato tutto inutile.
Me la sono sentita scivolare via dalle mani. Ricevere un
orfano da Nkabune può anche essere un momento tenero e gratificante perchè i bimbi
sono in effetti molto carini, e soprattutto perchè pensiamo poco al dramma che
li ha resi orfani.
Quando invece vedi morire una giovane nel tuo ospedale,
quando hai tentato l’impossibile ma l’hai persa, e poi, pochi minuti dopo che
l’hai portata in obitorio, devi andare a prendere la sua creatura, metterla in
incubatrice e dare istruzioni al personale perchè le diano il latte in polvere
e le cambino i pannolini, allora la sensazione interiore è di profondo
scoramento. Ho le lacrime agli occhi, ed anche se tutti mi dicono che non è
causa mia se la mamma è morta, io non riesco a darmi pace.
Fr Beppe
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