Makena, quasi a tradimento, alza la testa dal paziente che stiamo
suturando dopo l’ennesimo attacco da parte di malfattori e mi dice: “la
senti l’atmosfera natalizia?”, e dalla vecchia sala operatoria si mette a
guardare la finestra.
Anche io mi giro d’istinto ed osservo il cielo per un
attimo e poi le dico: “in questo momento io sento solo un forte capogiro per
le molte ore che ci abbiamo messo a cucire”.
Lei ride forte e mi ripete: “Ma guarda che cielo blu con le nubi
bianchissime, dopo la mattinata di temporali! Senti i colibrì che cantano!
Questo è un tipico giorno natalizio: è frescolino al mattino e spesso ancora
piove, ma poi al pomeriggio fa caldo, un caldo secco con un sole limpidissimo
che brilla dopo le piogge. L’atmosfera è tersa, i campi sono verdi per le
abbondanti precipitazioni. Questo ci ricorda il Natale fin da quando eravamo
bambini!”.
Io annuisco e le dico che nella mia infanzia questa descrizione sarebbe
stata più appropriata per descrivere il ferragosto, perché da noi il “bianco
natale” è un’altra cosa.
Qui poi non ci sono addobbi per strada, non c’è corsa consumistica ai
regali, non ci sono le luminarie natalizie (anche perchè oggi per esempio di
nuovo manca la luce).
Solo in parrocchia puoi osservare un semplicissimo presepio. La gente
non ha la cultura nè del presepio nè dell’albero di Natale.
Per loro Natale è
una festa della famiglia in cui tutti si ritrovano insieme per una
mega-mangiata a casa dei genitori. Per molti purtroppo è anche tempo di
ubriachezza e di eccesso d’alcool, e per noi ciò si traduce in aumento
esponenziale nel numero dei ricoveri per ferite da machete.
Quest’anno poi a Natale c’è anche lo sciopero della sanità per cui in
ospedale non abbiamo neppure trovato il tempo per porre qualche addobbo sui
muri e qualche cartellone di augurio.
Dai Buoni Figli però il presepio c’è e c’è anche l’albero di Natale.
Quest’anno Sr Joan ha avuto la bella idea di sostituire le palle dell’albero di
Natale con le foto dei nostri ragazzi e quelle degli operatori... onestamente è
davvero un’idea carina.
Per Natale regaleremo la nuova maglietta di Chaaria a tutti i
dipendenti, mentre per i Buoni Figli abbiamo comprato un regalo più
sostanzioso.
Inoltre tutti coloro che lavoreranno il giorno di Natale avranno
il pranzo offerto dalla missione, perchè è Natale per tutti, anche per quelli
che non possono stare a casa perchè la missione non si può chiudere.
Come sempre, i parenti dei Buoni Figli sono assolutamente assenti e
probabilmente solo Mururu avrà la possibilità di fare una scappata a casa.
Meme
invece ha avuto la possibilità di andare in vacanza per due settimane presso
una famiglia di amici a Nyahururu.
Il nostro sarà un Natale semplice e lavorativo: la Messa di Mezzanotte
in parrocchia ci sarà, ma parteciparvi o meno dipenderà dalle emergenze in
ospedale. Avremo la messa in ospedale e poi cercheremo di dare il nostro meglio
a tutti quei “poveri Cristi” che non saprebbero dove andare nella loro malattia,
in quanto lo sciopero continua. Cercheremo anche di far nascere tanti “Gesù
Bambini” nella nostra sala parto. Dai Buoni Figi invece ci sarà una bella Messa
di Natale con scambio dei regali alle ore 15 del 24 dicembre... io non so se
potrò esserci perchè l’ospedale sarà certamente affollato a quell’ora.
Tantissimi auguri per un santo e gioioso Natale da parte di tutti noi di
Chaaria.
Fr Beppe
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