“Che buoni che sono questi mango, veramente
deliziosi!”
“Banane così te le sogni in Italia: qui ci
sono almeno 5 tipi diversi di banane e tutte sono dolcissime. In Italia sembra
di mangiare acqua!”
“Squisito il latte a Chaaria: davvero appena
munto. Sarà anche non-scremato, ma il sapore è inavvicinabile”
“La carne dei polli è davvero buonissima:
polli ruspanti di cortile, come tantissimi anni fa in Italia!”
“Il vostro orto è bellissimo e l’insalata
appetitosa. Gli zucchini poi sono più buoni che in Italia...”
Chaaria è anche una fattoria che da anni cerca
di dare un’autosufficienza ai bisogni alimentari della missione. Non ci siamo
ancora riusciti, ma certamente la “shamba” ci assicura circa l’80% del cibo che
consumiamo.
La produzione agricola, in gran parte
costituita da granoturco e fagioli, dipende molto dall’andamento delle
precipitazioni: quest’anno per esempio il raccolto del granoturco sarà molto scarso
perchè ha piovuto molto, ma per un tempo troppo limitato.
Ecco quindi che il
mais è diventato altissimo, ma poi le precipitazioni sono cessate prima che si
formasse la pannocchia.
La produzione di frutta ed ortaggi è invece
diventata più stabile in quanto abbiamo realizzato un sistema di irrigazione
con acqua del fiume che riesce a coprire gran parte delle aree coltivate a
frutta, ora produttive tutto l’anno: abbiamo banane, papaya, avocado, aranci,
frutti della passione, guava, mango e qualche volta anche more.
La parte zootecnica è stata razionalizzata
molto, ed in genere teniamo le mucche solo fino a quando producono latte: in
seguito le macelliamo, evitando di comprare carne all’esterno. Qualche volta
riusciamo a vendere anche alcuni vitellini, se la popolazione di Chaaria ce li
chiede e se le nostre mucche riescono a concepire.
Abbiamo un certo numero di maiali che nutriamo
con tutti gli avanzi della missione: li accoppiamo sovente in modo da avere
molti porcellini che poi vendiamo alla gentedel vicinato. Macelliamo anche il
maiale quando è vecchio.
Il pollaio è gestito in maniera assai simile:
compriamo i pulcini piccolissimi e li facciamo crescere; teniamo polli, galline
ed anatre finchè fanno le uova, e poi li macelliamo per la missione. Abbiamo
anche dei tacchini, per altro utilissimi per proteggerci dai serpenti.
Nella shamba abbiamo anche alberi che, quando
abbastanza cresciuti, ci servono come materiale da costruzione o come legna da
ardere: se tagliamo un albero, subito ne ripiantiamo un altro.
Ecco quindi che Chaaria, come fattoria costituisce
un altro di quegli aspetti nascosti in cui sono impegnati Fr Giancarlo e tanti
uomini invisibili che però lavorano tutti i giorni perchè la missione abbia il
cibo necessario per il sostentamento di tutti i suoi abitanti.
Anche agli umili lavoratori della shamba ed a
Fr Giancarlo che li coordina, va la riconoscenza di tutti noi che ci rendiamo
conto di come il lavoro in sala operatoria possa certamente essere più
appariscente, ma sicuramente non più importante di quello che qualcuno compie
tutte le mattine quando va a mungere perchè i malati possano avere del latte da
bere.
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