mercoledì 2 aprile 2014

Una continua evoluzione ed una permanente instabilità

... questa potrebbe essere la descrizione sommaria della vita di Chaaria.

Il turn-over degli infermieri è vertiginoso e spessissimo ci troviamo sotto-staff dopo pochi mesi di pace. Siamo reduci da una crisi in maternità in cui due infermiere ci hanno lasciati e ci abbiamo messo un po’ di tempo a sistemare le cose di nuovo: naturalmente non pensiamo che sia una situazione definitiva, e sappiamo che presto una nuova defezione riaprirà la piaga anche in quel settore.
Appena tirato un sospiro di sollievo in tale dipartimento, ci siam trovati a fronteggiare un’acuta carenza di personale nel reparto generale: la situazione è stata creata da un infermiere che si è licenziato quando già una collega era in licenza di maternità. Siamo stati giorni e giorni molto tirati con un ingente stress da sotto-staff. 
Ora abbiamo finalmente trovato altri due nuovi infermieri e la situazione sembra un po’ migliorata anche nel reparto generale.



Ieri sera poi un’altra mazzata: a ciel sereno la nostra dentista ha consegnato la lettera di preavviso per il suo licenziamento. 
Lascerà il lavoro a fine aprile. Anche quella della sala denti è una crisi non da poco, e sarà decisamente difficile trovare un sostituto.
Abbiamo già iniziato la ricerca di un nuovo dentista ed pure in questo campo ci affidiamo alla Divina Provvidenza, perchè ci aiuti a trovare qualcuno entro un mese, in modo da non chiudere il servizio odontoiatrico che tanta parte ha avuto nella storia di Chaaria.
Sul fonte positivo invece pare che abbiamo trovato un nuovo anestesista che sostituisca Pasqualine. Si tratta di Mbaabu, anestesista che per il passato ha lavorato a Matiri. Inizierà il suo servizio a Chaaria il 7 aprile. 
Abbiamo anche fondata speranza che un giovane medico kenyano inizi a lavorare a Chaaria a tempo pieno a partire dal primo maggio.
Viviamo alla giornata e cerchiamo di portare avanti la barca di Chaaria navigando a vita con piccolo cabotaggio, e con Fr Giancarlo sempre dico che l’importante è arrivare a sera indenni, senza fasciarci la testa, immaginando il nuovo problema che certamente si affaccerà domani.

Fr Beppe Gaido


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....