venerdì 23 maggio 2014

Meningite da criptococco

Nelle ultime 4 settimane abbiamo avuto due casi di meningite da cryptococcus neoformans in pazienti HIV positivi.

Si tratta di una forma di meningite a liquor limpido che per lo più colpisce soggetti sieropositivi. Può comunque colpire anche soggetti immunocompetenti. 
E’ una meningite micotica: l’agente eziologico normalmente si trova nel suolo ed è veicolato dagli uccelli. La via di infezione è aerea: dopo inalazione si ha rapido coinvolgimento delle meningi.
Tutti i pazienti HIV con conta dei CD4 inferiore ai 200/mm3 sono a rischio di meningite criptococcica.
La presentazione clinica è quella tipica della meningite con qualche piccola variazione: normalmente i sintomi non durano da più di quattro settimane prima della presentazione in ospedale. Il paziente lamenta cefalea, febbre, vertigini, diversi gradi di obnubilamento del sensorio fino al coma, turbe della visione e spesso episodi convulsivi.



La rigidità nucale è un sintomo incostante e può essere assente.
A volte il paziente può essere del tutto asintomatico e troviamo il criptococco durante una puntura lombare di routine.
Noi solitamente consideriamo la possibilità di meningite criptococcica in tutti i soggetti HIV positivi non ancora in terapia antiretrovirale, quando si presentano con febbre e cefalea di ndd, che non riusciamo ad inquadrare clinicamente.
Nella casistica di Chaaria, un’altra meningite a liquor limpido che può essere molto simile a quella da criptococco è quella tubercolare, che deve sempre entrare nella nostra diagnosi differenziale.
La diagnosi si basa sulla puntura lombare e sulla colorazione del liquor con inchiostro di china, che risulta positiva in circa il 60% dei casi. Purtroppo non abbiamo la possibilità di eseguire tests per la ricerca dell’antigene e la coltura è troppo costosa.
Le terapie a nostra disposizione sono l’amfotericina B (molto tossica) per 2 settimane, seguita dal fluconazolo come terapia di mantenimento per 8 settimane. Subito dopo la terapia iniziamo comunque gli antiretrovirali.
A volte la meningite da criptococco si associa anche a importante coinvolgimento polmonare, e talvolta si possono notare lesioni cutanee abbastanza tipiche (un esempio è dato nella foto).
La mortalità è elevata, fino al 10% dei nostri pazienti.

Fr Beppe Gaido


1 commento:

iosoloio ha detto...

Salve, sono giunta qui cercando informazioni sulla meningite criptococcia. Infinita ammirazione per il duro lavoro che svolgete, di sicuro darò un mio contributo!Se mi è concesso fare una domanda riguardo la meningite criptococcica vorrei chiedere se sia possibile contrarla tramite escrementi di piccione finiti in un occhio (senza inalazione o ingestione) perchè mi è successo questo piccolo incidente e mi sto preoccupando molto perchè aspetto un bambino! Se qualche gentilissimo esperto volesse darmi un suo autorevole parere!
Grazie e perdonate se ho approfittato per fare una domanda di interesse personale (in realtà siamo in 2 ad essere interessati!)


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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