
Mi è tornata alla mente questa storiella perché in questi giorni, a Chaaria, è stata fatta la disinfestazione.
Chi è stato qui sa che i sottotetti erano pieni di calabroni che ti accoglievano al mattino con un rumoroso e sinistro ronzio danzando in due o tre al di la della reticella metallica delle finestre; li ritrovavi poi scendendo in ospedale, passando sotto la spiovenza dei tetti dei buoni figli, sempre sospesi a mezz'aria, inquietanti ma indifferenti al tuo passaggio.
Già in passato mi avevano spiegato che fanno i nidi facendo grossi buchi nelle travi del tetto minandone la robustezza.
Ora giacciono a terra ovunque, morti.
Conoscendo la forza della natura non so se questa sarà una vittoria definitiva, ma mi mette in fondo un po' di tristezza....qualcosa è cambiato.
Per associazione di idee ho pensato ai piccoli cambiamenti che vedo ogni anno e penso: magari un giorno le due poderose cucine economiche accese dall'alba al tramonto (economiche x chi ha legna e braccia a disposizione) verranno sostituite da più funzionali e puliti apparecchi a gas, magari un giorno miglioreranno le strade, l'asfalto arriverà fin qui e non ci vorranno più 5 ore e mezza per fare meno di 300 Km da Nairobi a qui, magari in ospedale ci saranno camere a 6 letti con bagno (è già una fantasia arditissima), magari la gente sarà meno povera, magari ...., magari.......
Sono tutt'altro che contrario al progresso, non so se è quando i magari si avvereranno e probabilmente non riuscirò, per raggiunti limiti di età , a vedere nulla di tutto ciò.........ma mi domando: saremo più felici?
Pietro
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