Lo abbiamo ricoverato
ieri per una subocclusione intestinale. Onestamente speravamo che si sarebbe “sbloccato”
con clisteri, lattulosio e procinetici.
Oggi però la situazione
era nettamente peggiorata: l’aspetto era
più emaciato, la distensione addominale era aumentata e c’erano “anse
disegnate” sotto la cute addominale. I clisteri erano stati del tutti
inefficienti e dal sondino nasogastrico fuoriusciva materiale biliare.
La giornata era tremenda
ed è stato impossibile visitarlo prima delle 18.30. Considerata la sua situazione
abbiamo deciso che la terapia medica aveva fallito e che si imponeva una
revisione chirurgica.
Avevo appena finito l’ultimo paziente abulatoriale alle
19, quando finalmente sono stato chiamato in sala perchè il paziente era
intubato e pronto per l’intervento.
Ero stanchissimo a causa di una giornata
tremenda, con tante operazioni ed altrettanti clienti esterni in dispensario ed
in maternità, ma allo stesso tempo mi aspettavo una procedura breve e pulita,
in quanto il nostro operando aveva solo 20 anni: pensavo ad un volvolo, ad una
invaginazione intestinale o a delle aderenze.
Invece il quadro clinico
è apparso radicalmente differente: tutto il tenue era estremamente disteso ed
in parte già bluastro; anche il colon ascendente e l’appendice apparivano
abnormemente dilatati fino esattamente alla flessura epatica. Il trasvero ed il
discendente invece erano completamente vuoti.
Palpando la flessura
epatica ci siamo infatti resi conto che il problema era lì: una massa
durissima, immobile e completamente endofitica all’organo, la cui mucosa esterna
non appariva affatto alterata: non erano feci a causare la massa, perche queste
sono in parte sempre comprimibili, e mai così dure in quella zona.
La massa
comunque c’era, il paziente era chiaramente occluso, la dilatazione a monte
della lesione era estrema, tanto che la valvola ileo-cecale era ormai
incompetente: bisognava quindi decidere cosa fare!
Una colostomia di scarico
a monte della lesione mi sembrava una misura non accettabile, data la giovane
età del paziente ed anche considerato che la massa potrebbe essere di natura
tumorale; pensare ad una resezione intestinale semplice con anastomosi termino-terminale
tra il segmento a monte e quello a valle della lesione (cosa forse davvero
auspicabile) sarebbe risultato impossibile data l’estrema disparità di diametro
tra i due monconi intestinali.
Anche se la Dottoressa
Khadija era con me, toccava a me decidere, e dovevo farlo in fretta: ho quindi
optato per l’emicolectomia destra con anastomosi ileo-colica latero laterale
sul trasverso: mi è sembrata la soluzione migliore!
L’intervento è andato
bene anche se ci ho messo un po’ di tempo e siamo usciti di sala alle 21.30...
e pensare che la giornata era iniziata all’1.15 di notte con un cesareo urgente!
Sono davvero stanco, ma
spero di aver fatto la cosa giusta: dopo l’operazione ho aperto il colon
resecato per rendemni conto meglio, ed
ho trotato una massa dura e lardacea che causava una stenosi praticamente
assoluta della flessura epatica.
Non mi sembra un
tubercoloma, che avrebbe aspetti più flogistici ed anche caseosi. Ho paura che
si tratti di un altro tumore in età estremamente giovane.
A Chaaria stiamo vivendo
una vera e propria epidemia neoplastica tra i giovanissimi: anche ieri abbiamo
perso una ragazza di 30 anni a cui avevo fatto una biopsia alla mammella che
era risultata positiva per carcinoma; alla fine è morta confusa e piena di
convulsioni: forse aveva già metastasi cerebrali.
Ora dobbiamo pregare che
il post-operatorio sia buono... e poi speriamo anche che l’istologico poi ci
smentiscae che la massa non sia tumorale.
Fr Beppe
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