domenica 3 maggio 2015

La festa esterna di San Giuseppe Cottolengo e del Beato Fratel Luigi Bordino

Oggi il Signore ci ha benedetti con una bellissima giornata di sole, dopo giornate estremamente piovose che avrebbero reso la festa praticamente impossibile. 
Invece, con un tempo atmosferico come quello di oggi, la festa è stata davvero bella: è iniziata alle 10 con la benedizione dei locali della nuova maternità e della nuova ambulanza. 
Da tempo usiamo sia la maternità che l’ambulanza, ma è stato bello offrirle al Signore e chiedere a Lui la sua protezione.
Dopo breve celebrazione per la suddetta benedizione, ci siamo invece trasferiti al centro dei Buoni Figli dove è stata celebrata la solenne liturgia in onore di San Giuseppe Cottolengo e del Beato Luigi Bordino. La gente di Chaaria è intervenuta in massa: stimiamo un’affluenza di almeno 1600 persone, a giudicare dal numero dei rinfreschi che abbiamo servito dopo la Messa.
Tutti erano attenti ed hanno veramente partecipato alla preghiera. Hanno inoltre apprezzato e gradito anche quel po’ di cibo che siamo riusciti ad offrire.
In onore di San Giuseppe Cottolengo che ha sempre posto il bene dei poveri al primo posto, ed a imitazione del Beato Luigi Bordino che ha donato anche le sue cornee dopo la morte, alla festa di oggi abbiamo voluto unire un semplice atto di solidarietà a cui abbiamo invitato i cristiani di Chaaria: in collaborazione con la Banca del Sangue di Meru, abbiamo organizzato la “donazione di sangue” durante e dopo la Messa.



Molti hanno risposto ai nostri ripetuti appelli di solidarietà ed alla fine sono state raccolte più di sessanta sacche.
E’ stata una giornata intensa e piena di colore in cui abbiamo voluto onorare il nostro Santo Fondatore ed il nostro confratello, ora elevato alla gloria degli altari.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della festa, ed in particolare a Fr Giancarlo che ha coordinato tutti i lavori di preparazione ed organizzazione.


Fr Beppe Gaido 






Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....