venerdì 7 agosto 2015

Primo anniversario

Domani ricorre il primo anniversario della morte di Fr Lodovico Novaresio: è spirato tra le braccia di Fr Giancarlo e di Fr Dominic.
E' morto come un santo, con la certezza di essere finalmente giunto al banchetto eterno.
Il suo ricordo è vivo e fortissimo qui a Chaaria, sia in comunità che in parrocchia e nel villaggio.
Noi Fratelli ricordiamo il modello da imitare ed il padre sempre disponibile all'ascolto; con nostalgia pensiamo ai suoi insegnamenti ed alla testimonianza di vita che ci ha lasciato.
La gente lo pensa ancora come il fondatore di Chaaria e come colui che li ha curati gratuitamente per tantissimi anni.
Domattina, in parrocchia la Messa sarà celebrata in suo suffragio.
Sappiamo che molti volontari lo hanno conosciuto e si uniscono a noi nel ricordo e nella preghiera per lui.
Fr Lodovico è davvero un santo: così lo ricordiamo e così lo pensiamo ancora oggi.
A lui ci rivolgiamo per intercessione ed aiuto anche oggi.
La sua tomba è ancora la meta a cui ci dirigiamo nei momenti duri in cui sentiamo il bisogno di una presenza forte che ci aiuti e ci consoli.


Domani è anche l'onomastico di Fr Dominic, che festeggeremo nella semplicità e nella preghiera. A Dominic vanno i nostri auguri e la nostra fraternità.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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