martedì 3 novembre 2015

Buon Compleanno!!!

Carissima Nadia,
È una grande gioia per noi ricordare il tuo compleanno e porgerti i nostri migliori auguri di serenità e gioia. Ti auguriamo anche tanto amore nella tua vita ed una pioggia di soddisfazioni.
I nostri auguri sono colmi di riconoscenza per tutto quello che fai per noi e per Chaaria giorno dopo giorno...tramite il blog soprattutto, ma anche con moltissime altre iniziative di cui sei promotrice ed artefice.
Sappiamo per esempio che ci hai preparato anche una sorpresa per la prossima uscita del libro “Polvere Rossa”, ed anticipatamente te ne siamo molto grati, perchè sappiamo che sarà bellissima. La aspettiamo con ansia, insieme a tutti i lettori.
Grazie del bene che ci vuoi e del bene che vuoi alla nostra missione, ai buoni figli, agli orfani e agli ammalati.
Il Signore benedica te e tutta la tua famiglia e ricompensi abbondantemente tutto quello che fai per noi e per i poveri che quotidianamente cerchiamo di servire.


Ti ringraziamo per essere stata il calamaio di Chaaria per tantissimi anni: grazie a te siamo entrati in punta di piedi nelle case e nella vita di moltissimi lettori, che ora amano e seguono la vita di Chaaria grazie a te.
Grazie per essere anche una grande cassa di risonanza sia per quanto riguarda il reclutamento di nuovi volontari (molti dei quali sono venuti a conoscenza di tale possibilità di servizio proprio grazie al blog) e sia nel settore della raccolta fondi.
Ti abbracciamo virtualmente da Chaaria e siamo spiritualmente presenti mentre soffierai sulle candeline della tua torta di compleanno.
Un abbraccio anche a Ginevra Kiende (Blue Eyes) ed a Fabrizio.

Auguri con grandissimo affetto e gratitudine!

Fr Beppe e Fr Giancarlo


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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