domenica 22 novembre 2015

Felicitazioni alle nuove superiore e buon lavoro

Durante il Capitolo Generale delle Suore Cottolenghine ieri è stata eletta la nuova Vice Madre. Essa è:  Suor Mirella Bocchi. 
Nella stessa giornata sono state elette Consigliere generali di Vita contemplativa: 
· Suor Cristina Cattaneo
· Suor Maria Patrizia Morosini
· Suor Rossella Ghidinelli
· Suor Maria Elena Fusero

Oggi invece sono state elette le Consigliere generali di vita attiva. Esse sono:
· Suor Jacintha Mukkath , settore "Formazione"
· Suor Nicoletta Arrivabene, settore "Ministero di carità"
· Suor Luisa Busato, settore "Carisma e i Laici"
· Suor Rosella Busnelli, settore "Pastorale vocazionale - giovanile - parrocchiale e Comunicazioni"
Ora Suora Madre ha il suo consiglio al completo. 
Con semplicità vogliamo unirci alla gioia di Suor ViceMadre e delle nuove Consigliere.
A tutte le neoelette assicuriamo la nostra preghiera e la nostra fraterna vicinanza. 
Come figli della Piccola Casa, promettiamo la nostra piena collaborazione e la nostra disponibilità nell’aiutarle a portare a termine il mandato che oggi il Signore loro affida.


Un pensiero speciale va all’uscente Madre Giovanna Massè che ringraziamo di vero cuore per la sincera amicizia e per il grande affetto sempre dimostrato nei confronti di Chaaria. Mentre le esprimiamo il nostro affetto, le vogliamo anche promettere la nostra preghiera per ogni futuro impegno che la Divina Provvidenza ha già in serbo per lei.
Un sincero Deo Gratias ed una preghiera anche per le sorelle Consigliere uscenti, a cui auguriamo ogni bene nel Signore. 

I Fratelli e le Sorelle di Chaaria 

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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