martedì 19 gennaio 2016

Festa dai Buoni Figli

E' stato molto bello oggi nel nostro gruppo dei "Buoni Figli".
Father Ntoiti è venuto a celebrare la Messa per loro come tutti i martedì, e questo è un momento atteso e gioioso per tutti i ragazzi.
Però oggi, dopo la celebrazione c'è stata una sorpresa ed una bella novità rispetto alla normale routine della loro vita un po' monotona Dolores infatti, con grande sacrificio personale, ha preparato una bellissima festa proprio per loro: ha cucinato una pizza appetitosa, delle crostate stupende, dei bomboloni ripieni ed una bella torta alla frutta. Per i "Buoni Figli" Dolores aveva anche acquistato delle bibite che essi hanno naturalmente gradito moltissimo.
La festa si è svolta sotto il nuovo tendone del cortile del centro, dove tutti i ragazzi possono trovare riparo sia dal sole che da un inaspettato acquazzone (non raro quest'anno a causa del fenomeno El Nino).
Oltre allo staff del centro, alla festa hanno partecipato i Fratelli, le Suore ed i Volontari. E' stato un bel momento per passare un po' di tempo con i ragazzi in modo diverso, e per far loro sentire il nostro affetto ed il bene che loro vogliamo.


C'è stata anche musica e qualcuno si è lanciato in qualche danza insieme ai ragazzi. Per loro ballare può voler dire anche solo aver qualcuno che spinge le loro carrozzine in cerchio nel cortile.
Questa abbondante merenda ha naturalmente sostituito ed inglobato la cena...e nessuno di loro ha quindi avuto problemi di indigestione.
Di cuore ringraziamo Dolores, per aver voluto questa festa ed aver preparato tutte le leccornie che l'hanno resa un momento speciale.
Ringraziamo il personale, le suore, i fratelli ed i volontari che con pazienza si sono prodigati nella distribuzione del cibo e
nell'imboccare i ragazzi che da soli non potevano mangiare.
Che bello quando riusciamo a far vivere qualche momento diverso e qualche attimo di gioia ai nostri "Buoni Figli"!

Fr Beppe



Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....