venerdì 10 febbraio 2017

I poveri

Jacob ha un grosso problema di deglutizione. Non riesce ad alimentarsi ed e' tremendamente emaciato. Sara' il solito carcinoma dell'esofago che sta decimando la nostra gente. 
Penso subito ad una gastroscopia ma lo guardo un attimo e mi chiedo se davvero se la puo' permettere. 
A Chaaria costa un quinto rispetto agli altri centri ma non riusciamo a fare tutto gratuitamente. 
Ha I piedi distrutti dalle pulci penetranti. 
Sui pantaloni stracciati camminano indisturbati alcuni pidocchi...chissa' in che condizioni vive a casa!
Dalla cartella clinica Jacob risulta piu' giovane di me, ma sembra mio nonno.
Hella mi chiede:"cosa facciamo? Certamente non puo' pagare ne' la gastro ne' tantomeno l'istologico".
"Ma e' proprio per I poveri come lui che Chaaria esiste. Certamente gli faremo tutto, compreso istologico e terapie del caso".

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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