lunedì 22 aprile 2019

Ripensando alla settimana Santa

GIOVEDI' SANTO. Il gesto della lavanda dei piedi, vissuto quotidianamente nel servizio di tanti a Chaaria, VENERDI' SANTO. 
La passione, rivissuta nella sofferenza degli ammalati in ospedale, le croci che spesso portiamo nella fatica del servizio, con lo sforzo di lasciare luce
alla speranza, alla buona notizia della risurrezione!
SABATO SANTO. 
Il mistero di essere abbandonati, sepolti, dimenticati, uccisi a volte dalle critiche e dalle cattiverie, sempre nella speranza che Dio e' al di sopra di tutto, anche dei momenti di morte e puo' ridarci vita anche quando pensiamo di essere finiti.
DOMENICA DI PASQUA. La vita che continua anche dopo la sofferenza. Il rialzarci dopo ogni caduta. La fede che Dio ci ridara' la vita anche quando pensiamo di averla persa.

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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