Dopo l'elettricita' che vediamo razionare sempre piu' frequentemente di notte e di giorno a causa del bassissimo livello di acque nelle dighe degli impianti idroelettrici, sempre piu' assistiamo a racconti che ci fanno intravvedere un periodo di enorme instabilita' alimentare: soprattutto nel Nord si rileva un aumento costante di casi di malnutrizione nei bambini. Il reperimento di fonti di abbeveramento per le mandrie e' sempre piu' problematico per le popolazioni nomadi del Kenya settentrionale, che lamentano una perdta costante di capi di bestiame.
A Chaaria fortunatamente per il momento non manca il cibo alla popolazione, come invece succede in altre aree piu' aride. Quello che diventa sempre piu' difficile e' invece raccogliere acqua. Le famiglie che hanno scavato pozzi, ora li vedono prosciugati, e devono tornare al ruscello con le taniche sulla testa o sulla schiena.
Anche il torrente Mariara (il piu' importante qui a Chaaria) e' sempre piu' esiguo, e ci lascia intravvedere il pericolo che si prosciughi completamente.
Le strade sono sempre piu' polverose, e, quando si cammina anche solo fino al mercato, si sprofonda nella polvere fino alla caviglia. La siccita' quest'anno sta avendo un impatto grande anche sulla Missione: le pompe dell'acqua per adesso funzionano a pieno ritmo, ma non sappiamo fino a quando...
Abbiamo un generatore solo che lavora tutti i giorni per molte ore... speriamo solo che non si guasti, se no blocchiamo l'ospedale. Quando usiamo il generatore piccolo, per far riposare quello generale, molti macchinari, per esempio in sala dentistica, non riescono a funzionare. Di notte, le infermiere devono prendere le vene o far partorire una donna alla fioca luce dei pannelli solari, mentre gli assistenti degli handicappati mentali lavorano con la lampada a petrolio.
Speriamo che almeno per il prossimo raccolto le cose possano migliorare... Se non piove, sara' davvero dura.
Fr Beppe
1 commento:
Mi mancate...spero di poter scendre al più presto! un'abbraccio e una preghiera!! :)
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