mercoledì 21 luglio 2010

Situazione malaria 2010

Ringrazio di cuore le volontarie Daniela e Stefania che hanno raccolto i dati relativi ai test antimalarici nel primo semestre 2010.
Esse hanno realizzato un ottimo lavoro, con molti grafici che mostrero’ sul blog in vari momenti.
I due diagrammi sopra presentati ci mostrano dapprima l’andamento mensile dei test risultati positivi, e poi l’immagine cumulativa della situazione.
A colpo d’occhio si puo’ notare come la percentuale di positivi sia grossomodo costante nei primi sei mesi dell’anno, con un lieve incremento di incidenza per i mesi di maggio e giugno. Tale aumento e’ riferibile soprattutto alla fine della stagione delle piogge che porta a condizioni ambientali e climatiche favorevoli al ciclo vitale della zanzara anofele.
Siamo comunque su una percentuale di positivita’ che si aggira sul 22%, cosa molto rimarchevole in quanto per il passato abbiamo osservato incidenze molto piu’ elevate.
Cio’, come gia’ riferito a commento dei grafici per il 2009, pare dovuto soprattutto all’uso delle zanzariere ed al fatto che le distribuiamo gratuitamente alle donne gravide ed alle mamme che hanno un bambino di eta’ inferiore ai cinque anni.
Anche questi grafici ci danno un po’ di incoraggiamento e ci dicono che non sempre siamo sconfitti dalla “zanzara”; qualche vittoria la riportiamo pure noi!

Fr Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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