mercoledì 11 agosto 2010

Chaaria accademica

Questa e' stata una serata di scienza in cui Chaaria ha brillato davanti ai medici della sezione di Meru della Kenya Medical Association.
E' toccato infatti a noi oggi il compito di tenere le due lezioni magistrali al corso di formazione permanente per i medici (una cosa simile agli ECM che si devono fare anche in Italia).
Le presentazioni sui temi sotto indicati nelle diapositive, sono state molto apprezzate, e da esse e' nata poi una interessantissima discussione con domande e commenti sempre molto positivi e rispettosi verso il nostro ospedale.
La sessione di stasera e' stata cosi' sentita che nessuno si e' accorto che avevamo sforato di almeno mezz'ora sul normale orario di chiusura. Nemmeno il moderatore ha avuto il coraggio di alzare la mano per interrompere il dibattito.
Dopo le lezioni un docente della sezione di Nkubu della Mount Kenya University ha chiesto la nostra collaborazione nel programma di formazione per la scuola infermieri. Collaboreremo nel modo migliore che ci sara' possibile.
Anche di questo rendiamo grazie al Signore, che si serve di strumenti umili ed indegni per fare grandi cose... cose che non ci saremmo neppure sognati!

Fr Beppe Gaido
 

 

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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